12 luglio 2011. Il contingente Italiano impegnato nell’ambito dell’operazione “Leonte 10”, conduce in stretta cooperazione con le forze armate libanesi attività di controllo del territorio.

 

Oggi l’attenzione si focalizza su una delle tante pattuglie a carattere internazionale, tra la parte meridionale della coastal road e la blue Line.

Il tutto avviene, lungo diversi itinerari, nel settore di competenza della task force Italbatt 2, che opera nel settore ovest di Unifil su base brigata meccanizzata “Aosta” al comando del generale di brigata Gualtiero Mario De Cicco.

I recenti ritrovamenti di cluster bombs da parte dei caschi blu italiani sono stati il frutto di un arduo lavoro quotidiano che si esplica in una capillare conoscenza del territorio circostante.

La pattuglia effettuata oggi era composta da militari italiani e libanesi ed ha svolto il proprio compito garantendo il controllo dell’area e l’osservanza della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che prevede, tra l’altro, assistenza e sostegno da parte di Unifil alle forze armate libanesi con l’obiettivo di garantire stabilità e sicurezza nel Libano meridionale, nell’area compresa tra il fiume Litani e la blue line.

A tale scopo vengono svolte periodiche esercitazioni congiunte che coinvolgono assetti operativi, logistici e decisionali, oltre ad attività quali pattuglie miste, appiedate e motorizzate su tutto il territorio di competenza.

Il lavoro quotidianamente svolto contribuisce al conseguimento di un elevato livello di sicurezza, indispensabile per il rilancio dello sviluppo economico dell’area e per assicurare le normali condizioni di vita e convivenza.

I Lancieri dell’Aosta detengono, altresì, il controllo delle sensibili basi avanzate lungo la blue line, attuale linea di demarcazione tra Israele e il Libano, corrispondente alla linea di ritiro delle forze armate israeliane  dal Libano nel 2000.

Parallelamente il contingente italiano contribuisce al rilancio delle attività sociali ed economiche dell’area attraverso lo sviluppo di iniziative e progetti di assistenza umanitaria a favore della popolazione locale, tesi a migliorare la qualità della vita.

Per quest’ultimo aspetto assumono rilevante importanza le attività connesse con l’assistenza sanitaria, in particolare il “medical care”, assistenza sanitaria militare, che si svolge con cadenza quasi giornaliera presso i piccoli ambulatori dei villaggi dell’area.

 

Fonte: Contingente italiano in Libano

 

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