1 luglio 2011. Con la fine del primo semestre 2011, dopo sei mesi di stand-by in territorio nazionale, è terminato l’impegno della brigata aeromobile quale pedina terrestre della forza di reazione rapida a disposizione dell’ Alleanza atlantica.

Dopo un iter di esercitazioni e validazioni che l’ha vista impegnata per tutto il 2010 ed il periodo di stand-by terminato ieri, si conclude l’impegno della leadership a guida italiana nel supporto alla Nato.

A partire dal 1° gennaio, per tutto il primo semestre del 2011, la brigata organicamente inquadrata per l’esigenza alle dipendenze del comando Nrdc-Ita di Solbiate Olona, con circa 2200 uomini e 500 mezzi a disposizione, ha svolto il ruolo di componente terrestre della forza di risposta della Nato, Nrf (Nato response force), ruolo che avrebbe potuto vederla proiettata in ogni parte del mondo su richiesta della stessa Alleanza atlantica in qualsiasi area di crisi, con competenze sia di natura umanitaria che di gestione di crisi nella struttura politico-sociale del paese ospite.

Oltre gli assetti della brigata come il 66° reggimento aeromobile ed il reparto comando e supporti tattici, il generale Filippo Camporesi, comandante della “Friuli”, ha avuto a disposizione un battaglione di manovra ed una compagnia con capacità Istar turche ed assetti italiani di supporto al combattimento di genio, trasmissioni e logistici.

 

Fonte: Brigata aeromobile “Friuli”

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