di Beppe Boni *

Herat, 15 giugno 2011. La transizione, cioè il passaggio della sicurezza alle forze dell’esercito e di polizia afgane, passa attraverso un nutrito programma di addestramento, di corsi, di assistenza diretta fra i militari italiani impegnati sul campo e gli omologhi afgani.

Contestualmente ogni operazione di controllo e contro gli insurgents viene ormai effettuata sempre in stretta collaborazione e con la presenza delle forze afgane.L’Esercito si affida agli uomini degli Operational military liason and training
team(Omlt) che vengono definiti mentor.

Ufficiali del nostro Esercito vivono fianco a fianco dei colleghi afgani e li consigliano sulle tecniche da adottare nelle varie situazioni. In tutto l’Afghanistan sono centinaia i mentor italiani in attività ad ogni livello.

“ Fra Herat e Farah, per esempio, sono otto i team italiani in attività – spiega il colonnello Giuseppe Levato, sottocapo di Stato maggiore operativo al 1° comando forze di difesa di Vittorio Veneto, veterano dell’Afghanistan e oggi al vertice dell’ Omlt XI, con comando a Camp Stone vicina allabase afgana di Camp Zaafar – e dopo quattro anni di operatività i risultati cominciano a farsi sentire. Io lavoro direttamente a contatto con un generale al quale offro consigli e collaborazione. Le forze afgane sono  molto progredite e si stanno avviando verso un percorso di autonomia “.

Stessa cosa fanno i Carabinieri (Pomlt) sempre a Herat dove al comando del maggiore Antonio Bruno della 2° brigata mobile, reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania, affiancano la polizia provinciale cercando anche di affinare le tecniche di controllo e di operatività soprattutto in città.

Gli uomini dell’Arma fanno soprattutto gli advisor scambiando con la polizia afgana l’esperienza diretta. Questo know how serve non solo nelle indagini sugli attentati ma anche nella lotta alla criminalità comune in tema di stupefacenti.

Su questo stesso fronte sempre a Herat opera pure la Guardia di Finanza attraverso la task force Grifo che nasce  nel 2006 su richiesta dello Stato
maggiore della difesa alla Finanza stessa. La task force Grifo quindi è una missione nazionale e non dipende dalla catena di comando Isaf. Periodicamente i finanzieri italiani organizzano corsi ai colleghi della Abp (Afghan border police) allo scopo di migliorarne le tecniche operative e in particolare la capacità di controllo alle frontiere.

Questo anche in vista dell’apertura di un nuovo hub civile all’aeroporto di Herat che dovrebbe rilanciare e aumentare la capacità economica di quest’area. Ma la Grifo offre il proprio know how anche in materia di lotta agli stupefacenti. Sono in allestimento in questi giorni, inoltre, dei corsi per una programma di lotta alla corruzione nell’ambito della pubblica amministrazione afgana.

Herat è particolarmente importante per la Afghan border police perché questa provincia riscuote complessivamente il 26% degli introiti doganali dell’intero paese e dalla dogana di Herat passa circa il 10% di tutti gli introiti del governo afgano.

Infine nella regione di Herat, a Shindand, operano anche  uomini dell’Aeronautica militare che svolge un’attività di formazione del personale specialista dell’aviazione afgana con il mentor/advisor team .L’ Italian airbase support air advising team (It Asaat) dell’Aeronautica è inserito nell’ambito della Nato training mission-Afghanistan  (Ntm-A), programma Nato che svolge la sua attivita’ a favore delle Forze di sicurezza afgane.

Il team, posto all’interno del 838th Air expeditionary advisory group dell’Usaf, svolge l’attività di formazione del personale afgano dell’aeroporto.  Si tratta di un team, formato presso il Centro di formazione didattica manageriale dell’Istituto scienze militari aeronautiche di Firenze e composto da 24 elementi tra ufficiali e sottufficiali che, schierato presso l’aeroporto militare di Shindand dal 2 novembre 2010, dopo aver ultimato le necessarie iniziali predisposizioni logistiche, ha dato il via al processo di formazione.

In sintesi, vengono effettuati dei corsi relativi a: pianificazione di attività aeroportuali; stesura di documenti contrattuali per la riparazione delle piste, vie di rullaggio e rampe di accesso; stesura di piani di costruzione e ampliamento delle infrastrutture di un aeroporto; effettuazione delle attività organizzative giornaliere; definizione delle esigenze logistiche.

* vicedirettore de Il Resto del Carlino

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