Iniziativa in vista di riduzione di 80.000 effettivi in 5 anni

L’esercito americano sta rivedendo il modo in cui vengono addestrate e dispiegate le truppe regolari, e ha affidato la formazione di alcuni reparti convenzionali al comando di ufficiali delle forze speciali o con esperienze in regioni del mondo considerate ad alto rischio, come l’Africa. Per il New York Times, i cambiamenti riflettono la volontà del capo di stato maggiore dell’Esercito Ray Odierno di istituzionalizzare molte delle tattiche di successo sperimentate in Afghanistan e Iraq. L’iniziativa è anche un riconoscimento indiretto del ruolo crescente che verrà ricoperto dalla forze speciali nei prossimi anni.

In vista della riduzione di 80.000 effettivi nel corso dei prossimi cinque anni, Odierno vuole essere sicuro che l’esercito americano rimanga efficace. E, oltre ai nuovi metodi di addestramento, il capo di stato maggiore vuole sviluppare partnership militari con i paesi alleati. Lo scopo è di limitare il dispiegamento di truppe americane all’estero.

Alcuni ufficiali del Pentagono interpellati dal New York Times hanno spiegato che, seppure rappresenti un cambiamento importante rispetto al passato, il piano di Odierno è in linea con la nuova strategia militare annunciata dal segretario alla Difesa Leon Panetta.

Stando all’iniziativa di Odierno, alcune truppe regolari si addestrerebbero assieme alle forze speciali e verrebbero dispiegate assieme e sotto il loro comando nelle missioni all’estero; mentre altre continuerebbero a essere addestrate normalmente ma verrebbero avvertite prima in caso di dispiegamento in regioni del mondo ad alto rischio, in modo da potersi preparare opportunamente. Il primo reparto a essere addestrato in quest’ultima maniera sarà una brigata che verrà inviata in Africa.

Fonte: TMNews, 3 maggio 2012

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