Si è svolta il 29 settembre, presso l`aeroporto di Herat, la cerimonia che ha sancito il passaggio di consegne tra la brigata paracadutisti “Folgore”, comandata dal generale di brigata Carmine Masiello e la brigata meccanizzata “Sassari” comandata dal generale di brigata Luciano Portolano nella responsabilità del Regional command west di Isaf.

Alla cerimonia ha partecipato il capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, il comandante di Isaf, generale John R. Allen, il comandante di IJC(Isaf Joint Command) tenente generale Curtis M. Scaparrotti ed i rappresentanti delle autorità civili e militari afghane. Nell`occasione dei saluti, in particolare, il governatore di Herat, Daud Saaba, ha ringraziato le forze italiane per l`eccellente lavoro svolto.

E’ intervenuto poi il comandante cedente della regione ovest di Isaf. “Come tradizione – ha spiegato il generale Masiello – questa notte c’è stato il passaggio di consegne all’amico Luciano Portolano, e sottolineo l’amico, che prende il comando di questa missione complessa e difficile. Vado via con la soddisfazione di aver assolto al compito e di aver conseguito gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora serve serenità per tornare a casa e vedere la tranquillità negli occhi delle famiglie, perché per noi soldati sei mesi trascorrono in fretta, ma il peso maggiore lo ha chi resta a casa in Italia, che vive con l’angoscia, sperando che quel campanello non suoni mai. Ripenso ai sette italiani che in questa missione hanno perso la vita in Afghanistan: è per loro che bisogna continuare sulla strada che abbiamo tracciato”.

Nel prendere la parola il generale Biagio Abrate ha ringraziato i militari italiani per quanto stanno facendo nel delicato teatro operativo afghano nel segno della continuità e del progresso. “I risultati dei tanti sacrifici che avete compiuto – ha affermato il capo di stato maggiore della Difesa – sono sotto gli occhi di tutti. Muovendovi lungo le direttrici della sicurezza, dello sviluppo e della governance, state consentendo agli afgani di riprendere il controllo del proprio territorio”.

Come noto, la missione Isaf si sviluppa in 6 comandi (capitale, nord, est, sud-est, sud, ovest). L`Italia è alla guida della regione ovest che comprende le provincie di Herat, Badghis, Farah e Gowr, un`area vasta come tutto il nord Italia. Nella zona a guida italiana sono impegnati 8.000 militari di 11 paesi, di cui 4.200 sono quelli italiani di tutte le Forze armate.

Nel corso di questi anni i militari italiani hanno contribuito a mettere le basi per la stabilità e la ricostruzione dell’Afghanistan supportando e preparando con successo le forze di sicurezza afghane, ormai in grado di pianificare ed eseguire operazioni complesse in totale autonomia. Ne è un esempio la città di Herat, dal 21 luglio sotto la totale responsabilità delle forze afgane.

Redazione

Foto: Isaf PAO

 

 

 

 

 

 

 

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