Ignazio La Russa non sa più cosa inventarsi per nascondere agli italiani le bombe e i missili che quotidianamente i nostri jet sganciano sulla Libia.
Dopo aver imbavagliato i militari affinché non sfuggano loro parole politicamente scorrette come raids, bombe o incursioni (le note di linguaggio prevedono l’uso del termine “operazioni a protezione dei civili”) il vero capolavoro della strategia mediatica di La Russa è il diversivo piazzato sulla home page del sito www.difesa.it
Mentre i siti delle forze armate britanniche, francesi, danesi e di molti altri Paesi impegnati nella guerra mostrano report, foto e persino video
degli obiettivi colpiti, sul sito della Difesa italiana non c’è traccia della Libia né tanto meno cenni circa gli obiettivi colpiti dalle oltre 200 bombe e missili che secondo fonti ben informate i nostri jet Tornado e Harrier hanno sganciato nell’ultimo mese sulle truppe del raìs.
In compenso potrete votare il vostro cantante italiano preferito. Avete capito bene, come se si trattasse di una radio o di un giornale di musica e spettacoli il Ministero della Difesa ci chiede “in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a quale dei seguenti artisti italiani dedicheresti uno spazio musicale? E giù una lista di ugole d’oro da Claudio Villa a Modugno, da Celentano a Mina passando per Lucio Battisti, Vasco Rossi e Biagio Antonacci.
Perché mai la Difesa dovrebbe dedicare spazio ai piloti che sfidano ogni giorno la morte sul deserto libico o ai marinai imbarcati da oltre 70 giorni? Molto meglio “votare la voce”. Canta che ti passa! Non pago il ministro La Russa (ma dove li ha pescati i suoi consulenti per la comunicazione ?) fa un clamoroso autogoal ponendo agli italiani una seconda formidabile domanda: “chi è il comico emergente della tradizione cabarettistica italiana? Segnala le tue preferenze al seguente indirizzo: spi@gabmin.difesa.it“. Sui cantanti sono legittime le incertezze ma quanto al comico La Russa rischia che molti votino proprio lui.
A ben guardare la cortina fumogena stesa dal ministro sulla guerra qualche successo l’ha ottenuto. Giorgio Bocca su L’Espresso ha scritto che “il
governo Berlusconi ha scelto come sempre la soluzione furba dell’ambiguità e della menzogna: alla Nato presta le sue basi e i suoi aerei ma non partecipa ai bombardamenti dei governativi di Gheddafi”. La censura posta da quel diavolo di La Russa ha fregato il guru del giornalismo di sinistra che non si è accorto che i nostri aerei lanciano bombe sulla Libia da un mese.
Sul campo di battaglia si intensificano le pesanti incursioni aeree alleate su Tripoli anche se i jet sembrano essere ormai a corto di obiettiviconsiderato che ieri hanno colpito ancora “centri di comando e controllo” (ma quanti ne ha Gheddafi ?) e persino “le torri di vedetta lungo le mura del complesso di Bab al-Aziziyah” il bunker del raìs. Ad annunciare l’impiego di bombe intelligenti per distruggere garitte e uccidere forse qualche sentinella è stato il generale britannico John Lorimer che non ha precisato l’esito dell’operazione.’
Gianandrea Gaiani, 29 maggio 2011
Fonte: Libero
Foto: Analisi Difesa