La prima rotazione dei Comandi di componente per l’Allied Reaction Force, ad un anno dalla costituzione
Nella sede del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA), ha avuto luogo il 30 giugno la rotazione dei Components Command dell’Allied Reaction Force (ARF), alla presenza del comandante dell’ARF, generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario, e dei rappresentanti di vari Comandi dell’Alleanza.
L’evento, ad un anno esatto dall’assunzione della guida dell’ARF da parte di NRDC-ITA, ha rappresentato un momento significativo di passaggio operativo e simbolico, sancendo l’avvicendamento delle unità alleate nei domini terrestre e marittimo.
A partire da oggi, infatti, ad esclusione del Joint Logistic Support Group (JLSG di NRDC-ITA) e delle Forze Speciali spagnole che permangono nella turnazione anche per il 2025, la composizione di ARF prevede un Land Component Command, dalla 1st UK Division all’Italian Multinational Division South (ITA MND-S) e un Maritime Component Command, da ITA MARFOR a ESPMARFOR (Spagna), mentre nella Componente aerea ci sarà l’avvicendamento dell’ESP JFAC con il TUR JFAC (Turchia).
Nel suo intervento, il generale D’Addario ha sottolineato come questa rotazione rappresenti un passo fondamentale per rafforzare la prontezza dell’Alleanza e per dimostrare la capacità collettiva di reagire con efficacia e rapidità alle sfide emergenti, in un quadro multidominio e multinazionale.
L’evento fa seguito all’ARF Component Commanders’ Conference, tenutasi lo scorso giugno, che ha visto il confronto tra i vertici dei diversi Comandi e l’analisi dello stato di preparazione delle forze. Tra le attività addestrative in programma, particolare menzione meritano l’esercitazione Steadfast Dagger 2025, prevista in Norvegia tra novembre e dicembre, e la Steadfast Dart 2026 nei primi due mesi del nuovo anno.
L’ARF, istituita in seguito al Vertice NATO di Vilnius del 2023, è una forza ad alta prontezza e a comando congiunto che opera sotto la diretta responsabilità del SACEUR. Il suo compito è garantire una risposta rapida ed efficace alle crisi globali, in tutti i domini operativi.
La guida della componente terrestre dell’ARF è affidata ora alla Multinational Division South, erede della Divisione “Vittorio Veneto”, grande unità dell’Esercito con sede a Firenze. Costituita nel 2019, la MND-S è in grado di pianificare e condurre operazioni multinazionali e interforze, garantendo elevata flessibilità e interoperabilità.
Nel contesto ARF, quindi, coordinerà l’impiego delle forze terrestri fornite dai paesi alleati. Tra queste, rientra anche la Brigata alpina “Julia”, unità di punta dell’Esercito, specializzata in operazioni in ambiente montano e già integrata nei dispositivi NATO di risposta rapida.
Questo incarico rafforza il ruolo dell’Italia all’interno dell’Alleanza, valorizzando le capacità e l’esperienza delle sue unità terrestri.
Fonte: SMD