6 dicembre 2012. Si è conclusa ieri l’esercitazione “Smart spider 2012”, l’ attività addestrativa che ha impegnato il comando genio dell’Esercito dal 20 novembre scorso nell’area di Piacenza.

Scopo dell’esercitazione, testare le capacità del comando genio di enucleare in operazioni un comando/staff specialistico alle dipendenze di un land component command, come il Nrdc-Ita di Solbiate, nonché il corretto uso delle procedure Nato in operazioni e la capacità di interazione fra il posto comando e i reggimenti dipendenti.

Sono stati schierati sul terreno, nell’area di piazza d’armi a Piacenza, un posto comando enucleabile a livello brigata del comando genio, i posti comando del 2° reggimento pontieri e del reggimento genio ferrovieri ed assetti del 1° reggimento trasmissioni.

Nella Cpx (Command post exercise), lo scenario ha ipotizzato lo scontro tra due stati. Tytan vive un momento di crisi a causa del suo vicino Kamon che ha mire sui suoi giacimenti petroliferi ed è preoccupato per la costruzione di una centrale idroelettrica che potrebbe limitare l’afflusso di acqua. L’Onu invia una missione, sotto comando Nato, che ha dovuto anche soccorrere la popolazione colpita da un terremoto. L’esercitazione ha consentito di assistere dal vivo anche ad una attività addestrativa specifica del 2° reggimento genio pontieri con il gittamento sul fiume Po di un ponte galleggiante motorizzato (Pgm).

Presenti all’ open day il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, comandante del Nrdc-Ita, i generali di divisione Walter La Valle e  Carmelo De Cicco, vice comandanti, rispettivamente, dei supporti delle Foter (Forze operative terrestri) e del 1° Fod (Forze di difesa) e diversi altri visitatori.

“La brigata genio ha operato in supporto alla popolazione in una situazione di conflitto tra due stati – ha detto il generale di divisione Antonio Li Gobbi, comandante del genio dell’Esercito e direttore dell’esercitazione – ma ha affrontato anche situazioni ambientali critiche, come un terremoto e il relativo soccorso alla popolazione”. “Lo scopo dell’esercitazione comprendeva anche la verifica della capacità di comando e controllo dell’operazione – ha aggiunto Li Gobbi – l’esercitazione è riuscita, il livello addestrativo è stato buono. Abbiamo testato il coordinamento e l’integrazione in un contesto multinazionale, sia da punto di vista tecnico-militare sia da quello giuridico”.

Carmelo Abisso

Foto di Paolo Valpolini

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