25 marzo 2012. “Mens sana in corpore sano”. E’ ispirandosi a quest’antica locuzione latina che oggi circa 1200 militari dell’Esercito italiano di stanza in Lombardia hanno rinnovato l’appuntamento con la “Stramilano”, quale espressione del consolidato rapporto che li lega alla città meneghina.

 

Tra questi, circa 600 pettorali sono stati indossati dai militari italiani e stranieri e loro familiari del comando del corpo d’armata italiano di reazione rapida della Nato di Solbiate Olona. Anche in questa edizione il via è stato dato dato dal classico colpo di cannone del reggimento artiglieria a cavallo, che ha sede a Milano fin dal 1 dicembre del 1887, mentre in piazza del Duomo la fanfara dei bersaglieri milanesi in congedo “Luciano Manara” ha scandito le fasi iniziali della corsa.

Ciascuna delle tre categorie di competizione podistica previste per la “Stramilano” hanno visto la partecipazione di personale militare dell’Esercito: le famiglie con i bambini hanno seguito la cosiddetta “Stramilanina”, che si è sviluppata su un percorso di 5 chilometri; il gruppo di podisti dilettanti ha percorso il tragitto intermedio di 10 chilometri; mentre gli atleti dei gruppi sportivi hanno coperto i 21,47 chilometri della mezza maratona.

La manifestazione è terminata all’Arena di Milano con le premiazioni, dove ai primi classificati della “Stramilano” agonistica internazionale è stata consegnata anche la mascotte dell’Esercito ‘Guizzo’. Il simpatico portafortuna rappresenta la saggezza, la costanza e la maturità nel perseguire gli obiettivi, unitamente alla voglia di vincere.

Per i concorrenti militari sono state stilate apposite classifiche e i migliori hanno ricevuto delle coppe intitolate a ufficiali caduti nell’adempimento del proprio dovere, quali il capitano Massimo Ficuciello, milanese d’adozione, vittima di un vile attentato a Nassiriya in Iraq il 12 novembre 2003 e il capitano Riccardo Bucci, milanese di nascita e vittima di un tragico incidente in Afghanistan il 23 settembre 2011.

L’attività sportiva è alla base della preparazione professionale militare ed è seguita con particolare attenzione nell’Esercito. Lo svolgimento di una regolare attività sportiva e una sana alimentazione consentono il mantenimento della capacità operativa e aiutano a migliorare le condizioni psico-fisiche necessarie per assolvere pienamente compiti e funzioni proprie di un soldato.

Redazione

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