Il 24 marzo ha avuto luogo il passaggio di consegne alla guida del Regional Command West (RC-W) tra la brigata alpina Taurinense, comandata dal generale Dario Ranieri e gli alpini della brigata Julia, al comando del generale Ignazio Gamba. RC-W è uno dei sei comandi regionali della coalizione multinazionale Isaf (International security assistance force) in Afghanistan e corrisponde alla regione occidentale del Paese, nelle cui quattro province sono schierati oltre 5.500 militari di nove nazioni, 2.900 dei quali sono italiani.

Alla cerimonia, svoltasi  presso la base di Camp Arena ad Herat, sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia in Afghanistan Luciano Pezzotti, il capo di stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, il comandante dell’Isaf Joint Command, tenente generale statunitense James L. Terry e il comandante delle truppe alpine, generale di corpo d’armata Alberto Primicerj, oltre alle autorità civili e militari locali.

Il mandato semestrale della brigata alpina Taurinense si è sviluppato nell’ambito della transizione, ovvero del graduale passaggio alle autorità politiche e militari afgane della leadership nel campo della governance e della sicurezza. In quest’ultimo settore, le forze di sicurezza locali hanno recentemente raggiunto la soglia delle 30mila unità, triplicando la consistenza di tre anni fa e dotandosi di mezzi moderni e di un’organizzazione maggiormente efficiente. Tali progressi hanno permesso tra l’altro il passaggio della base operativa avanzata di Bakwa alle forze di sicurezza afgane, avvenuto lo scorso dicembre, e la riduzione del contingente italiano da 4 mila a 2.900 unità.

Negli ultimi sei mesi è stata sancita l’assunzione della leadership sulla sicurezza in 31 dei 43 distretti della regione da parte dei militari afghani, i quali guidano oggi circa l’80% delle operazioni, in coordinamento con il RC-W tramite appositi centri a livello regionale e provinciale. Contestualmente le forze di RC-W sono passate da un ruolo attivo ad uno di supporto, in particolare per quanto riguarda le capacità operative ancora in via di acquisizione da parte delle Forze afgane. In tale ottica, le unità di manovra sul terreno – originariamente denominate Task Force – hanno acquisito dall’inizio dell’anno il nome di Transition support units (Tsu)

Nel quadro dell’evoluzione della missione Isaf, alle Tsu si affiancano i team di advisor che accompagnano le forze di sicurezza afgane in addestramento e in operazione.  Inquadrati nel RC-W  a guida italiana operano oggi 38 nuclei denominati Military advisor team( Mat) e Police advisor team(Pat) dei quali i 20 italiani appartengono ad Esercito, Marina e Carabinieri.

Sul fronte dello sviluppo, i quattro Provincial reconstruction team (Prt) del RC-W forniti da Usa, Spagna, Lituania e Italia, hanno realizzato un numero consistente di progetti di assistenza in favore delle autorità e delle comunità locali in tutto il territorio della regione. Il Prt – Cimic detachment italiano ha operato nella provincia di Herat in sinergia con i piani di sviluppo locali, pianificando sedici progetti per l’anno in corso e inaugurando numerose infrastrutture di base. Il settore prioritario di intervento nel semestre della Taurinense si è confermato quello dell’istruzione, ambito nel quale si sono registrati i progressi più significativi nell’ultimo decennio. Il Prt italiano ha inaugurato 13 scuole nei distretti più remoti della provincia di Herat, per un totale di 120 aule che potranno ospitare in più turni fino a 8.000 studenti di ambo i sessi. La provincia di Herat si colloca al primo posto in Afghanistan per la percentuale di alunne rispetto ai coetanei maschi, mentre la locale università è la seconda più importante del Paese e conta circa 11 mila iscritti di cui circa 4.500 ragazze.

Nel rivolgersi ai militari schierati, il generale Terry ha sottolineato il ruolo importante del Regional Command West nel sostenere i militari afghani, i quali “sono i veri protettori della popolazione”.

Il generale Graziano ha innanzitutto ricordato il sacrificio dei caduti in Afghanistan, auspicando al tempo stesso un pronto rientro in servizio dei militari rimasti feriti in missione. Il capo di stato maggiore dell’Esercito ha poi evidenziato come “lo sforzo del contingente italiano verso la stabilità e la ricostruzione stia producendo i suoi frutti, con il trasferimento entro l’anno della sicurezza alle forze di sicurezza afgane”.

Prima di rivolgersi agli alpini della Julia, esortati a “non abbassare la guardia”, Il generale Graziano ha ringraziato gli alpini della Taurinense con parole di elogio: “siate orgogliosi di ciò che avete fatto in Afghanistan”.

Redazione

 

 

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