”Anche se il paese sta passando un periodo difficile i cui effetti si riflettono anche sulla Difesa vi dico: siate ottimisti, fiduciosi nelle istituzioni e soprattutto in voi stessi”. Con queste parole il generale Biagio Abrate, capo di stato maggiore della Difesa, ha dichiarato aperto il 24 novembre l’anno accademico 2011-2012 dell’Accademia navale di Livorno.

I nuovi allievi ufficiali, che frequenteranno la prima classe, saranno 120 dopo una selezione su 3200 candidati. ”Bisogna sempre tendere all’eccellenza perche’ e’ sempre piu’ necessario al nostro Paese e specialmente in un periodo come questo” ha spiegato nel suo intervento il comandante dell’Accademia, Giuseppe Cavo Dragone, che ha sottolineato che la quota di donne nell’istituto superera’ quest’anno il 20 per cento.

Il tradizionale messaggio inaugurale e’ stato affidato a Lorenzo Braccesi, ordinario di storia dell’universita’ di Padova, che ha trattato di come il concetto di ‘tota Italia’ da Augusto ha attraversato i secoli fino all’Italia risorgimentale.

Quella degli allievi ufficiali e’ ”una scelta coraggiosa, impegnativa, che richiede dedizione e sacrificio – ha continuato Abrate, definendo l’accademia una ‘palestra di vita’ – Una scelta che tuttavia puo’ ripagare con soddisfazione di immenso valore” . ”Le forze armate con il loro patrimonio umano e tecnologico oggi costituiscono – ha aggiunto Abrate – una componente essenziale del sistema Paese in grado di sostenerne e valorizzarne il ruolo internazionale,un vero fiore all’occhiello per la nostra Italia”.

”L’intero paese e le forze armate guardano a voi – ha concluso il generale parlando ai giovani allievi – nella certezza che saprete raccogliere e portare avanti il testimone per la difesa della patria e per la salvaguardia della pace, della stabilita’ e della sicurezza nazionale e internazionale”

”Uno strumento navale efficiente, tecnologicamente avanzato in cui sia inferiore il numero del personale da impiegare”. E’ il percorso tracciato dal capo di stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Bruno Branciforte, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia. ”Gli scenari geopolitici e strategici continuano a cambiare – ha spiegato Branciforte – Prova ne e’ cio’ che accade nei Paesi nordafricani. La Marina ha provveduto ad avviare un processo di rinnovamento non solo dei mezzi, ma anche dell’iter formativo degli ufficiali che dovranno condurre in futuro questi mezzi”.

”In un clima economico che prevede anche delle riduzioni dell’apparato militare – ha aggiunto l’ammiraglio – noi pensiamo sempre a prevedere uno strumento navale efficiente, tecnologicamente avanzato in cui sia inferiore il numero del personale da impiegare. Ecco che l’iter di formazione degli ufficiali che sono in Accademia deve necessariamente essere orientato lungo nuove direzioni, in particolare la tecnologia”

Redazione

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