di Carmelo Abisso

Nel cortile d’onore del palazzo ducale di Modena ha avuto luogo il 4 ottobre la cerimonia di avvicendamento del comandante dell’Accademia militare tra il generale di divisione Massimiliano Del Casale e il generale di brigata Giuseppenicola Tota. Erano presenti tutte le autorità cittadine, il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, il prefetto Benedetto Basile, il presidente della provincia Emilio Sabattini, l’arcivescovo Antonio Lanfranchi, il procuratore capo Vito Zincani e il rettore Aldo Tomasi.

Dopo l’afflusso dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei gonfaloni della città e della provincia di Modena, sono stati resi gli onori al generale di corpo d’armata Giuseppe Emilio Gay, comandante per la formazione dell’Esercito, che ha passato in rassegna il reggimento allievi, schierato con la bandiera d’Istituto e la banda della brigata “Granatieri di Sardegna”.

“Dopo due anni , si conclude oggi la mia avventura, fantastica, alla guida di questo splendido Istituto. Due anni intensi, faticosi ma, vi assicuro, assolutamente stupendi. Due anni in cui ho visto crescere, giorno dopo giorno, generazioni di ufficiali e di allievi” ha detto il generale Del Casale nel suo intervento.

“Ringrazio tutti i sostenitori dell’Accademia che, nelle diverse circostanze, hanno contribuito concretamente alle opere di restauro di questo palazzo ducale, consentendo di restaurare le statue e la balaustra della facciata principale di piazza Roma, di intervenire per il recupero conservativo dell’aula magna, del nostro ponte dei sospiri, dell’ingresso di corso Canalgrande, del salone  d’onore – peraltro da ultimare – di impianti di un’ampia ala abitativa dei nostri allievi, dello stesso ingresso di piazza Roma”

“Il ricordo di questi anni restera’ per sempre impresso nella mia mente e nel mio cuore – ha concluso Del Casale – La citta’ di Modena mi manchera’ tanto, cosi’ come, in particolare, mi mancheranno il palazzo ducale , questo cortile d’onore e i miei allievi”.

“Un debito di riconoscenza lo devo al generale Del Casale che ho considerato sempre un fratello maggiore – ha detto il generale Tota dopo il passaggio della bandiera d’Istituto tra i due comandanti –  L’ho incontrato qui per la prima volta nel 1980, lui tenente io allievo”.

“E’ per me questo un momento particolarmente significativo perché sono consapevole di assumere il comando di un Istituto con un patrimonio di tradizioni incomparabile. Sono consapevole di accingermi ad assumere la responsabilità della formazione, dell’educazione – almeno inizialmente – dei futuri quadri dell’Esercito e della nostra Arma dei Carabinieri e che nel comandante dell’Accademia si rimettono alte aspettative. Sono consapevole che il compito dell’educazione è anche quello di spronare i giovani, i nostri allievi ed ufficiali allievi a credere che ogni valore possa e debba essere trasformato in virtù. Sono consapevole di avere a disposizione personale di primissimo ordine, con un bagaglio di esperienze ed un livello di professionalità unico. Sono consapevole che dietro ogni uomo e donna, sia esso allievo o del quadro permanente, docente o personale civile c’è una famiglia con la sua storia e le sue esigenze e che un rapporto di servizio vissuto con serenità porta serenità e beneficio anche alla famiglia. Sono consapevole  che a volte dovrò fare delle scelte difficili per sopperire anche alla limitata disponibilità di  risorse tipica di questo difficile periodo e che le prove che dovrò affrontare non si presenteranno mai nella forma e nel modo che avrò preferito e per le quali mi sono preparato. Sono sicuro che da voi riceverò collaborazione, leale collaborazione ed impegno, come sempre avete dimostrato. A voi offrirò il mio servizio, di fronte a voi darò il mio esempio, con fede, sforzandomi di compiere nella normalità il mio dovere”.

Ha concluso il generale Gay ringraziando il generale Del Casale, che lascia Modena per assumere un altro prestigioso incarico presso lo stato maggiore dell’Esercito in Roma e augurando al generale Tota un sincero “in bocca al lupo” per l’importante compito che lo attende.

Il generale Tota, 52 anni, sposato con tre figli, è nato a Corato (Ba). Ha frequentato il 161° corso dell’Accademia militare di Modena e la Scuola di applicazione. Nel 1983 è stato nominato tenente dei bersaglieri. Comandante di plotone, compagnia e capo sezione Oai presso il 3° battaglione bersaglieri in Pordenone, ha svolto anche periodi di comando di plotone (167° corso) e compagnia (172° corso) presso l’Accademia militare.

Ha frequentato il 118° corso di stato maggiore e 118° corso superiore di stato maggiore conseguendo il titolo Scuola di Guerra. Nel 1996 ha frequentato il 2° corso dell’Istituto superiore di stato maggiore interforze in Roma conseguendo anche il titolo Issmi. Nel 2003-2004 ha frequentato l’Army war college negli Stati Uniti.

Presso lo stato maggiore dell’Esercito è stato capo sezione pubblica informazione, direttore dell’agenzia promozione dei reclutamenti, capo sezione promozione di marketing e capo ufficio risorse organizzative e comunicazione. Nel 1997 è stato capo cellula pubblica informazione con il comando brigata Garibaldi nell’ambito della missione Nato Sfor in Sarajevo.

Nel 1998-1999 ha comandato il 3° battaglione dell’8° reggimento bersaglieri con il quale ha partecipato all’operazione Nato Joint Guarantor per le operazioni in Macedonia-Kosovo, comandando il contingente italiano nell’ambito della Extraction Force della Nato con il gruppo tattico Garibaldi.

Nel 2004-2006 ha comandato il 1° reggimento bersaglieri ( già 18°). Da giugno a novembre 2006 è stato impegnato nella operazione Antica Babilonia 10 in Iraq, al termine della quale la bandiera di guerra del reggimento e’ stata decorata dell’Ordine militare d’Italia.

Dal 2006 al 2009 e’ stato capo ufficio di stato maggiore dell’ufficio generale del capo di stato maggiore della Difesa.

Nel 2009-2010 ha comandato la brigata bersaglieri Garibaldi di Caserta. Da maggio a novembre 2010 e’ stato schierato nel sud del Libano quale comandante del Sector West di Unifil – Joint Task Force Lebanon, nell’ambito dell’operazione Leonte 8.

Dal 2010 al 2012, rientrato allo stato maggiore dell’Esercito, nell’ambito del III reparto impiego delle forze, da dove proviene, ha ricoperto l’incarico di vice capo reparto, per l’area approntamento prima e operazioni poi e quindi di capo reparto. Ha conseguito la laurea ed il master in scienze strategiche e il master in pubblica informazione.

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