29 ottobre 2012. E’ stata inaugurata nei giorni scorsi dal governatore di Herat, Daud Shah Saba, l’area espositiva realizzata dal contingente italiano nell’ambito della ‘Urdu Khan Farm’, l’azienda agricola sperimentale della provincia di Herat.

 

La struttura permetterà l’esposizione e la vendita di tutti i prodotti ortofrutticoli coltivati presso il centro agricolo, ed è stata completata in cinque mesi. Alla cerimonia è intervenuto il colonnello Aldo Costigliolo, comandante del Provincial reconstruction team (Prt) – Cimic detachment, l’unità militare italiana dedicata alla realizzazione di progetti di sviluppo costituita da militari del 1° reggimento artiglieria da montagna della brigata ‘Taurinense’ e del Cimic group south di Motta di Livenza (Tv).

La ‘Urdu Khan Farm’ è l’ente gestito dal dipartimento dell’agricoltura della provincia di Herat in cui vengono selezionate diverse centinaia di colture da frutta, in particolare pesche ed una varietà d’uva di eccellente qualità. Nell’azienda vengono inoltre sviluppate tecniche di crescita e piantumazione moderne che una volta condivise con i contadini della zona consentiranno lo sviluppo di un’agricoltura intensiva. Il centro sperimentale è considerato il fiore all’occhiello del dipartimento dell’agricoltura e garantisce una trentina di posti di lavoro tra tecnici, agronomi e operai, che salgono fino a 150 operatori nei periodi di raccolta.

Per il contingente italiano si tratta del quarto intervento a sostegno della ‘Urdu Khan Farm’ dal 2009 a oggi, periodo nel quale sono stati realizzati un sistema di irrigazione, un laboratorio chimico per l’analisi delle semenze e una struttura destinata ad alloggiare il personale di sorveglianza.

In Afghanistan sono attivi sei aziende agricole sperimentali, le quali rientrano in un progetto internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura locale denominato Perennial horticulture development project (Phdp). Il progetto, fortemente sostenuto dal ministero dell’Agricoltura afgano e sovvenzionato con fondi dell’Unione Europea, vede anche il coinvolgimento di alcune aziende italiane, nonché delle università di Firenze e Bologna.

Redazione

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