27 agosto 2011. Alla presenza delle massime autorità civili religiose e militari della città e davanti al  generale Filippo Camporesi, comandante della brigata aeromobile Friuli, si è svolta ieri a Grosseto nella sede del reggimento “Savoia Cavalleria” la cerimonia per il 69° anniversario della carica di Isbuscenskij ed il cambio del comandante di reggimento.

Nel ricordare i momenti salienti di quella giornata estiva nella steppa russa il colonnelo Terzano ha voluto sottolineare come “temprati ad ogni arditezza e sacrificio”, citando le parole iniziali della motivazione alla medaglia d’oro al valor militare concessa al reggimento per i fatti di Russia, “furono quei 600 cavalieri che il 24 agosto 1942 scrissero una delle più belle pagine della storia di Savoia e della cavalleria” e a loro ha desiderato rivolgere un pensiero speciale facendosi portavoce di “ogni uomo o donna che abbia avuto l’onore di indossare, almeno per una volta, i nostri colori”.

Particolarmente significativa è stata infatti la partecipazione alla cerimonia del sergente maggiore Francesco Dirti e del sergente Giancarlo Cioffi, che, 69 anni fa, valorosamente con “il cuore oltre l’ostacolo” caricarono ad Isbuscenskij.

“E’ chiaro –  ha proseguito Terzano – che Isbuscenskij non fu solo la manifestazione di una capacità tecnica e d’impiego dei reparti che sicuramente era di indubbio spessore. Isbuscenskij fu prima di tutto la testimonianza dello spirito che animava i cavalieri dell’epoca. Uomini che condividevano gli stessi ideali, che vivevano e combattevano nel rispetto dei valori tradizionali della cavalleria che poneva al vertice del proprio essere l’onore, la lealtà, la generosità e la Patria. Ricordate – rivolto agli uomini e donne schierati in armi davanti a lui – anzi, ricordiamoci sempre che noi siamo i custodi dello stendardo, che con il suo drappo tricolore simbolo della nostra Patria, sublima i valori etici che devono sempre animare il nostro servire quotidiano, ma ricordatevi soprattutto che voi siete il futuro del reggimento nel solco tracciato idealmente dai valorosi di Isbuscensckij”.

Al termine della commemorazione il 99° comandante di Savoia Cavalleria, colonnello Nicola Terzano, ha consegnato lo stendardo di guerra dell’unità nelle mani del colonnello Giovanni Cafforio che, da quell’istante, è divenuto il 100° comandante di Savoia Cavalleria.

Il colonnello Terzano, ha lasciato il “reggimento di Maremmadopo esserne stato alla testa per 11 mesi perché chiamato a ricoprire il prestigioso incarico di comandante del reggimento allievi ufficiali dell’Accademia militare di Modena.

Il colonnello Giovanni Cafforio, 47 anni, originario di Taranto, ha maturato grande esperienza tanto in incarichi di comando quanto in quelli di staff ed ha partecipato a diverse missioni fuori area in Somalia, Bosnia e Kosovo. Nel corso della sua carriera ha servito in “Piemonte Cavalleria” a Trieste, presso l’Accademia militare di Modena, nei “Lancieri di Montebello” a Roma e presso l’Ispettorato logistico dell’Esercito. Ha comandato il battaglione del 47 ° reggimento addestramento volontari di Capua (CE) e giunge a Grosseto dopo aver prestato servizio presso il Comando operativo di vertice interforze(COI Difesa), quale capo sezione generazione delle forze e regole d’ingaggio nell’ambito della divisione piani del reparto operazioni.

 

Fonte: reggimento Savoia Cavalleria

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