di Carmelo Abisso

Nella caserma Perotti di Coverciano a Firenze, 119 veterani del 78° reggimento “Lupi di Toscana” si sono riuniti domenica 5 novembre in occasione della festa di corpo del reggimento, che ricorda il fatto d’arme del 3 novembre 1916, quando dopo durissimi combattimenti, i Lupi conquistarono la quota 434 di Dosso Faiti, collina che domina la piana di Gorizia.

Insieme con i veterani erano presenti il generale di corpo d’armata Gaetano Zauner, sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito e decano dei Lupi in servizio, il generale di divisione Massimiliano Quarto, comandante della Divisione “Vittorio Veneto”, il colonnello Carlo Pasqui, comandante del 78° reparto comando e supporti tattici “Lupi di Toscana” e il colonnello (ris) Riccardo Grazioli, presidente dell’Associazione “Lupi di Toscana” di Firenze.

“Benvenuti alla caserma Perotti – ha detto il colonnello Pasqui nel suo saluto – In questo piazzale 13 mesi fa, era il 7 ottobre, abbiamo celebrato la consegna al reparto della bandiera di guerra e le gloriose tradizioni del 78° reggimento “Lupi di Toscana”. Consapevoli del grande onore e della responsabilità di cui noi “nuovi Lupi” siamo stati investiti, abbiamo posto il massimo impegno nel raccogliere le vestigia delle glorie e i cimeli che allo scioglimento del reparto, il 31 marzo 2008, erano state disperse. Prima fra queste vestigia è il monumento dei Lupi di Toscana. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato”.

E’ intervenuto poi il presidente dell’Associazione “Lupi di Toscana” di Firenze: “Dopo tanti anni, finalmente, il nostro monumento si è ricongiunto alla bandiera di guerra del 78° e questo è potuto avvenire grazie all’intervento del generale Zauner, all’entusiasmo e alla passione del colonnello Pasqui e dei suoi collaboratori e alle capacità del personale del reggimento genio ferrovieri, comandato dal colonnello Marco Silenzi, che ha realizzato il trasferimento dalla caserma Predieri di Rovezzano e la messa in opera qui alla Perotti. Oggi rendiamo onore a tutti i Lupi che in pace e in guerra hanno posato il loro zaino e sono andati avanti per ricongiungersi al grande branco – ha concluso Grazioli – Voglio ricordare solo alcuni amici che, anche se non li vediamo, sono sicuramente qui accanto a noi: Di Napoli, Mazzei, Pensieri, Di Valvasone, Cencioni, Magnone”.

“Noi siamo testimoni di Storia – ha detto il generale Zauner concludendo gli interventi – Dobbiamo mantenere lo spirito di corpo e il senso di appartenenza, coltivare le tradizioni del reparto e tramandarle alle nuove generazioni. Abbiamo firmato un accordo con le Scuole superiori per lo studio della Storia militare. Con la stessa emozione, oggi ho salutato la bandiera di guerra del 78° di cui ho avuto l’onore di essere l’alfiere da giovane tenente”.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento, l’onore ai Caduti e il silenzio fuori ordinanza, è stata inaugurata la Sala della Memoria, che raccoglie tutti i cimeli dei “Lupi di Toscana”. E’ seguito il canto del “T’han veduto in Val Daone”, inno dei Lupi chiamato alla voce da Luca Dottarelli, colonnello (ris), immancabile trascinatore dei veterani.

Nella Tenda Luna, chiesa della caserma, il cappellano militare, don Antonio Di Savino, ha celebrato la santa messa. Nell’omelia, il Vangelo di Matteo ci ricorda un grande merito di Gesù: parla alla folla e ai suoi discepoli, offerta al mondo e a tutti i cristiani. L’unica mediazione nell’esperienza di Dio è il Cristo. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha detto che se non si mette un punto a quello che è successo, non si può creare una nuova pagina di storia. Chiediamo al Signore di portare la pace. Come diceva San Giovanni XXIII Papa, nostro patrono, pace nei nostri cuori per avere pace in tutta l’umanità.

Il raduno si è concluso con il pranzo di corpo presso la mensa unificata della caserma Perotti.

Foto di Nicola Tossini

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