Un estratto dall’articolo ‘Non vinco, ma ti dico che Kyiv perde. Parla Mosca’, l’analisi di Paola Peduzzi e Micol Flammini

Putin cerca di dire che l’occidente è in mano a una casta di satanisti e gay che vogliono imporre la transumanizzazione attraverso l’ingegneria genetica, e la Russia in Ucraina sta combattendo per evitarlo. Il rapporto “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo Cremlino in Italia sulla democrazia liberale e la ‘decadenza’ delle società occidentali” è l’ultima ricerca dell’Istituto Gino Germani di Scienze sociali e studi strategici, ed è stata condotta da Massimiliano Di Pasquale e Luigi Sergio Germani. “Negli ultimi anni – ci ha detto Di Pasquale – le narrazioni sul tema del tramonto dell’occidente ‘decadente e nichilista’ sono entrate nei dibattiti politici, mediatici e culturali mainstream”. Lo studio si occupa appunto delle narrazioni strategiche relative al tramonto dell’occidente “decadente e nichilista” e al fallimento delle democrazie liberali “diffuse in Italia da media russi, da media autoctoni filo Cremlino e da opinionisti influenzati dal Cremlino”. Nella parte iniziale del lavoro viene spiegato il concetto sovietico di “misure attive”. Inoltre, vengono esaminati i principali fattori storico-politici e culturali che hanno reso la società italiana più permeabile all’influenza di Mosca, primo tra tutti un fondo di antiamericanismo venuto dal passato sia fascista sia comunista. La seconda parte analizza la natura del regime putiniano e la sua ideologia, approfondisce il concetto di occidente collettivo e passa in rassegna le quattro macronarrazioni storicamente utilizzate dal Cremlino per attaccare la democrazia liberale: le élite contro il popolo, i valori minacciati, la sovranità perduta, l’imminente collasso. Nella terza parte si analizzano le principali idee sul tema del tramonto dell’occidente e del fallimento dell’ideologia liberale.

Fonte: Il Foglio

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