Il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli è intervenuta oggi, su delega del Ministro Lorenzo Guerini, alla cerimonia di commemorazione delle difesa di Roma presso porta San Paolo e al Parco delle Rimembranze.

La cerimonia è commemorativa dell’8 settembre 1943, giorno dell’annuncio dell’Armistizio e inizio di una serie di eventi, drammatici e allo stesso tempo esaltanti, che segnarono il complesso e doloroso cammino dell’Italia cobelligerante verso la riconquista della libertà e l’avvento della democrazia.

“Ritrovarsi oggi in questo luogo simbolo della Difesa di Roma” ha detto iniziando il suo intervento il senatore Pucciarelli “significa commemorare i profondi significati racchiusi dall’avvio di una fase – quella della Resistenza – da cui è nata l’Italia moderna, democratica e repubblicana come oggi la conosciamo”.

Le vicende di Porta San Paolo, al pari del sacrificio dei marinai della corazzata “Roma” e dei cacciatorpediniere “Da Noli” e “Vivaldi”, nonché del martirio della Divisione “Acqui”, a Cefalonia sono pagine di luminosa storia da non dimenticare mai.

“A Roma in quei giorni” afferma il sottosegretario “c’erano, insieme ai militari, anche garzoni di fornaio, metalmeccanici, semplici donne, giovani o studenti, che con loro presero le armi. Furono eroi inconsapevoli di una giovane Nazione soffocata in una fase di grande fragilità e incertezze, che rischiava di ripiombare nella notte più oscura. Malgrado ciò, o probabilmente perché consapevoli di tutto questo, posero invece le basi per quella che oggi è la Repubblica Italiana”.

La Difesa che fu qui a Porta San Paolo, oggi con le nostre Forze armate, è operativa sul suolo Nazione e in 35 missioni internazionali in 19 nazioni, nei mari e nei cieli di aree strategiche per la stabilità e la prosperità su scala globale”.

Circa 13.000 militari – concittadini con ‘le stellette’ – sono coinvolti in questo sforzo di difesa avanzata, che è sempre più legato in continuità sinergica con gli aspetti di sicurezza interna e quindi di stabilità e crescita.

“Vi dico quindi” conclude il senatore Pucciarelli “che noi dobbiamo rendere onore e omaggio a tutti quelli che da Porta San Paolo in poi hanno difeso il Tricolore, hanno difeso questi valori di civiltà simboleggiati dal nostro Vessillo. Oggi come ieri serve un’azione comune tra Stato e cittadini, tra pubblico e privato, serve uno sforzo di fiducia reciproca, fondamentale per superare un momento tanto complesso e difficile. Un’azione efficace non può che essere il rafforzamento dell’integrazione militare europea in un’ottica non di competizione ma di complementarietà con il caposaldo di difesa comune garantito dall’Alleanza Atlantica fin dal 1949. La difesa di Roma del ’43 ci ricorda che il percorso delle nazioni prevede anche delle crisi, talvolta drammatiche, che nel lungo periodo, però, possono fornire lo slancio per l’adozione di soluzioni nuove, più efficienti, migliori. Sta a noi fare in modo che diventino tali; che le battute d’arresto, quando ci sono, non siano definitive. Ricordare la storia, imparare da essa per costruire un futuro migliore, il futuro dell’Italia e degli Italiani”.

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