A Camp Singara, la base italiana di Erbil in Iraq, si è svolta il 18 febbraio la cerimonia di cambio del comando dell’Italian National Contingent Command – Land nell’operazione Prima Parthica. Il colonnello Piercarlo Miglio è subentrato al colonnello Domenico Di Biase.

All’evento, presieduto dal capo di stato maggiore del Covi (Comando operativo di vertice interforze) ammiraglio di divisione Valter Zappellini, hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia in Iraq Maurizio Greganti e i consoli a Erbil, l’italiano Michele Camerota e l’americano Robert Palladino.

Dopo otto mesi alla guida del contingente italiano, grande è stata l’emozione del colonnello Di Biase, che nel suo discorso di commiato si è rivolto al personale schierato dicendo: “Sono fiero ed orgoglioso di voi, siete stati dei militari di grandissimo spessore, capaci, competenti, coraggiosi e leali, avete dimostrato in ogni occasione di essere all’altezza della situazione e che ho avuto l’onore ed il privilegio di comandare. Insieme, in questi mesi, ricchi ed intensi, abbiamo superato ogni giorno le difficoltà portando alto il nome dell’Italia nella coalizione impegnata nell’operazione Inherent Resolve. Un grazie sentito va anche alle nostre famiglie che hanno saputo esserci sempre vicino in questo periodo lontano dagli affetti più cari”.

L’ ammiraglio Zappellini, dopo aver calorosamente ringraziato il colonnello Di Biase per il lavoro svolto, ha augurato al colonnello Miglio le migliori fortune per l’incarico appena assunto e ha rivolto, altresì, un pensiero di gratitudine al personale dell’IT NCC Land per tutti gli importanti obiettivi raggiunti, frutto di un duro lavoro di una squadra di professionisti, animato da un’inesauribile passione, che rende l’IT NCC Land una componente di spicco nell’operazione italiana a supporto della coalizione internazionale anti-Daesh.

A conclusione della cerimonia l’ambasciatore Greganti ha sottolineato la delicatezza del lavoro svolto dai militari italiani in Iraq in ossequio al mandato internazionale, necessario a sostenere le forze di sicurezza nella lotta contro l’Isis e nel rispetto dell’autonomia e dell’integrità territoriale dell’Iraq.

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