Le unità della Brigata hanno condotto un addestramento itinerante attraverso le aree addestrative in Sicilia 

Nei giorni scorsi si è conclusa presso il comprensorio addestrativo di Boccadifalco (PA), l’esercitazione “Hermes”, che ha visto protagonista i plotoni del 62° reggimento fanteria “Sicilia”, a conclusione di un intenso ciclo addestrativo “itinerante” della durata di cinque settimane, con il concorso di unità specialistiche del 4° reggimento genio guastatori, del reggimento “Lancieri di Aosta” (6°), del 24° reggimento artiglieria terrestre “Peloritani”, nonché di assetti del reggimento logistico “Aosta”.

L’attività è stata pianificata e condotta con l’obiettivo di incrementare l’integrazione delle truppe, fino ai minimi livelli ordinativi, valorizzando le specifiche procedure tecnico tattiche tipiche degli assetti da combattimento, di supporto al combattimento, di sostegno logistico, nonché testando le comuni capacità di comando e controllo (C2).

Le unità in esercitazione del 62° reggimento hanno condotto, attraverso un continuum crescente di difficoltà, un addestramento che ha interessato le aree di Messina, l’area montana dell’Etna, San Giuseppe La Rena (CT), Piazza Armerina (EN) e Boccadifalco (PA), svolgendo unitamente ai colleghi genieri, al Joint Fire Support Element del 24° artiglieria e ai lancieri del 6°, attività di ricognizione e bonifica di un itinerario, riconoscimento mezzi, combattimento nei centri abitati, richiesta e controllo del supporto di fuoco indiretto e scorta ad un convoglio in territorio nemico, con possibile presenza di elementi ostili in contesti esercitativi di warfighting ambientati su scenari non permissivi.

L’esercitazione è stata concepita, realizzata e condotta nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto e contenimento da Covid-19, facendo ricorso a moderni sistemi di simulazione e, in particolare, a munizioni ad ogiva marcante, il cui utilizzo ha permesso di effettuare attività a partiti contrapposti (force on force), rendendo realistico lo scenario addestrativo e rafforzando e consolidando l’interoperabilità tra i reggimenti della Brigata “Aosta”, accrescendone quindi il livello operativo.

 

 

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