Nella caserma “Pietro Mittica” di Pordenone ha avuto luogo oggi la cerimonia di avvicendamento al vertice della 132^ Brigata corazzata “Ariete” e di saluto al personale militare in rientro dall’operazione “Resolute Support” in Afghanistan. L’evento si è svolto in forma ridotta, in osservanza alle vigenti disposizioni anti-Covid. Al generale di brigata Enrico Barduani, 60° comandante della grande unità, è subentrato il generale di brigata Roberto Banci, proveniente dal Comando Forze operative terrestri e Comando operativo Esercito di Roma.

Il generale Barduani, che andrà ora a ricoprire un prestigioso incarico presso il Comitato militare dell’Unione Europea (Eucm) a Bruxelles, ha lasciato Pordenone dopo quasi due anni di intenso e proficuo comando, durante i quali l’”Ariete”, con i suoi reparti dipendenti, è stata impegnata in molteplici e complesse attività operative e addestrative, in Italia e all’estero, per la sicurezza nazionale e internazionale e a supporto della popolazione nelle località colpite da eventi calamitosi.

Tra queste, da ricordare, la partecipazione del Comando Brigata, insieme ad alcuni assetti dipendenti tra cui l’11° reggimento bersaglieri, alla missione Nato “Resolute Support” in Afghanistan, alla guida del Train advise assist command west (Taac-w) di Herat, dalla quale il personale dell’Ariete è rientrato nelle scorse settimane dopo un intenso impiego operativo durato più di otto mesi. Per il Comando Brigata si è trattato della prima esperienza nel paese asiatico, dopo aver preso parte in passato a tutte le operazioni all’estero che hanno visto impiegate le Forze Armate nazionali.

In questi quasi due anni la Brigata “Ariete” ha anche continuato a fornire importanti assetti operativi per le principali missioni internazionali in cui sono attualmente presenti i militari italiani, dalla Somalia alla Libia, dalla Lettonia a Gibuti. A ciò si aggiunge il contributo costantemente fornito dalla Brigata all’operazione “Strade Sicure” su diverse piazze nazionali come Milano e Brescia, Roma, Val di Susa e le aree dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016, ove tuttora personale dell’”Ariete” è impiegato. Attività cui si è affiancata recentemente anche la sorveglianza al valico confinario di Tarvisio, sempre in supporto alle forze dell’ordine e di polizia.
Inoltre, durante la fase critica dell’emergenza Covid, in linea con gli interventi assistenziali messi in atto dall’Esercito a livello nazionale, la Brigata ha fornito un prezioso supporto, inviando proprio personale sanitario in concorso nelle strutture ospedaliere delle aree più colpite dalla pandemia, ovvero Piacenza, Cremona e Brescia. In più, assetti di bonifica dell’Ariete hanno effettuato attività di igienizzazione e sanificazione in favore di numerose amministrazioni comunali dell’area veneto-friulana che ne hanno fatto richiesta.

Altrettanto significativo è stato l’impegno nel rinsaldare i già ottimi rapporti tra la grande unità corazzata e le diverse realtà del territorio pordenonese attraverso le numerose iniziative cui l’Ariete ha contribuito a realizzare, nel campo dello sport, dell’assistenza sociale e della cultura. Tra i tanti eventi che hanno visto in prima linea i militari dell’”Ariete”, vanno ricordate le celebrazioni per il settantesimo anniversario della presenza della Brigata in città dello scorso mese di novembre, le manifestazioni “Sport in vetrina” e “Pordenone Pedala 2019”, le fiere “Uniform Expo” e “Punto d’Incontro” e le diverse iniziative di studio, ricerca e formazione sviluppate in collaborazione con l’Università di Udine e il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano.

Alla cerimonia, presieduta dal comandante della Divisione “Vittorio Veneto”, generale di divisione Angelo Michele Ristuccia, erano presenti le principali autorità civili e militari, tra cui il vice prefetto vicario di Pordenone, Alessandra Vinciguerra, l’assessore alla sicurezza del Comune di Pordenone, Emanuele Loperfido, in rappresentanza del sindaco della città, e i delegati delle Associazioni combattentistiche e d’arma. Era inoltre schierata la bandiera di guerra dell’11° reggimento bersaglieri.

Nel suo intervento di commiato il generale Barduani ha ringraziato tutto il personale della Brigata per averlo ben supportato nel corso della sua attività di comando, richiamando in particolare il gravoso impegno e i risultati conseguiti nella missione da poco conclusa in Afghanistan, che ha comportato un notevole sforzo sia per il contingente dispiegato a Herat, sia per il distaccamento rimasto in sede a gestire le attività ordinarie in un periodo difficile caratterizzato dalla pandemia Covid.

Rimarcando l’orgoglio di essere stato, in un periodo così significativo, alla guida della gloriosa grande unità corazzata, il generale Barduani ha voluto altresì ringraziare l’amministrazione comunale di Pordenone per la vicinanza e il sostegno manifestati in ogni circostanza. “Ringrazio il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per avermi dato l’opportunità di comandare una delle più belle realtà operative della Forza armata – ha inoltre affermato il generale Barduani – composta da professionisti militari che hanno saputo ben figurare in tutti i complessi contesti operativi e addestrativi in cui sono stati impiegati, in Italia e all’estero”.

Per il generale Banci, 61° comandante dell’”Ariete”, bersagliere d’origine, si tratta del primo impiego nel Nord-Est d’Italia. Nel grado di colonnello ha comandato il 1° reggimento bersaglieri di Cosenza ed è stato successivamente sottocapo per le operazioni presso il Comfoter Coe di Roma, incarico che ha lasciato nei giorni scorsi per assumere il comando della 132^ Brigata corazzata “Ariete”.

Costituita nel 1939, l’”Ariete” è attualmente l’unica grande unità corazzata dell’Esercito ed è articolata su otto reparti, dipendenti dal Comando Brigata: 11° reggimento bersaglieri di Orcenico, 132° reggimento artiglieria corazzata di Maniago, 32° reggimento carri di Tauriano, 132° reggimento carri di Cordenons, reggimento “Lancieri di Novara” (5°) di Codroipo, 10° reggimento genio guastatori di Cremona, reggimento logistico “Ariete” di Maniago e reparto comando e supporti tattici “Ariete” di Pordenone.

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