Uomini e donne della Difesa,

quest’anno le limitazioni imposte  dall’emergenza che ha colpito il Paese e la collettività internazionale, ci costringono a vivere il 75° anniversario della Festa della Liberazione in un’atmosfera di forzata solitudine e non ci consentono di onorare, con la consueta solennità, i luoghi della memoria simbolo della lotta per la Liberazione e il riscatto del Paese.

Un momento di grande festa nazionale che ci mancherà, soprattutto ora che sentiamo fortissimo il bisogno di raccoglierci intorno a quei valori che 75 anni fa portarono alla lotta vittoriosa contro il nazifascismo e alla Liberazione dell’Italia.

Ricordiamo dunque nell’intimità dei nostri cuori coloro che hanno sofferto e combattuto anche sacrificando la propria vita, per consentire a tutti gli italiani di riconquistare libertà e porre le basi della democrazia.

Ricordiamo i nostri militari che combatterono fianco a fianco con le forze alleate, coprendosi di valore, o quelli che non cedettero alle lusinghe del nemico e furono internati nei campi di prigionia nazisti; i partigiani, capaci di coraggio, di spirito di sacrificio e di imprese audaci insieme a tutti i cittadini che sostennero un immenso sforzo collettivo.

Come 75 anni fa, solo un’azione comune della collettività nazionale e internazionale e un rinnovato senso di unità e solidarietà tra cittadini, consentirà la ripresa delle attività sociali ed economiche e quindi della vita come prima dell’insorgere dell’epidemia.

Posso affermare con orgoglio che le nostre Forze Amate, oggi come allora, si stanno rendendo protagoniste di un eccezionale sforzo corale del Paese, a dimostrazione del fatto che al di là della loro specificità, il loro impegno resta, per capacità, competenze, dedizione ed umanità, imprescindibile e decisivo per l’attuazione e il successo di qualunque strategia nazionale di sicurezza collettiva. 

Per questo motivo, al doveroso e sentito omaggio rivolto a chi durante la Guerra di Liberazione ha combattuto e sacrificato la propria vita per assicurare la rinascita dell’Italia, voglio unire un sentimento di profonda riconoscenza a tutti coloro che, in diversa misura, stanno lottando, in molti casi a rischio della propria vita, al servizio dei cittadini e del Paese.

Uomini e donne della Difesa,
la Resistenza ci ha insegnato a credere che la nostra vita, la società che c’è intorno, il futuro possano cambiare a partire dalla nostra volontà, dalle nostre scelte, dalla nostra capacità di saper superare il fossato che passa tra il lasciare che le cose accadano e l’agire affinché esse possano mutare.

E’ questo il lascito morale che abbiamo ereditato dagli eroi della Resistenza e della Guerra di Liberazione ed è questo che mi auguro per noi stessi, per i nostri figli, per il nostro futuro, insieme all’auspicio di festeggiare il prossimo 25 aprile di nuovo nelle piazze, con la stesso entusiasmo degli italiani di 75 anni fa, rinnovando il nostro impegno per affermare i beni fondamentali della libertà, della democrazia, della pace.

Buona Festa della Liberazione a tutti.

Viva le Forze Armate.

Viva l’Italia.

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