Ai primi di maggio sono stati avviati i lavori di consolidamento delle superfici pittoriche della volta del Salone d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia militare. L’intervento si è reso necessario per la presenza di fenomeni di distacco dell’intonaco affrescato e di esfoliazione della pellicola pittorica. Ma anche – come spiegano i tecnici – per “fenomeni di ossidazione dei prodotti protettivi applicati in precedenti interventi di restauro”. In questo primo periodo di attività i tecnici hanno eseguito interventi di velinatura, ovvero di consolidamento preliminare al restauro delle parti di intonaco che rischiano di distaccarsi. Eseguiti anche interventi di pulitura e iniezioni di malta all’interno delle lesioni, dopo aver effettuato un’attenta battitura manuale per il controllo dei distacchi.

Ieri il comandante dell’Accademia, generale di divisione Stefano Mannino, il vice sindaco di Modena Gianpietro Cavazza, la Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara Cristina Ambrosini e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli, hanno fatto un sopralluogo sul cantiere del Salone d’Onore per verificare lo stato d’avanzamento dei lavori di restauro.

L’intervento è frutto di una convenzione sottoscritta nel luglio del 2017 dall’allora comandante dell’Accademia Militare, generale Salvatore Camporeale, e dal Presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli, alla presenza del Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli. La Fondazione finanzia i lavori con 250 mila euro, attraverso l’utilizzo dello strumento “Art Bonus” promosso dal Ministero per i Beni e le attività culturali.

La Fondazione si occupa anche della progettazione, dell’acquisizione dei pareri della Soprintendenza, dell’appalto e della direzione lavori. L’intervento – si legge nella convenzione – è “di ineludibile importanza per riportare il Salone d’Onore all’antico splendore” e consentirà di rendere agibili e fruibili gli spazi sottostanti per le attività istituzionali, di rappresentanza e di apertura al pubblico. Il progetto si inquadra all’interno di una serie di interventi che hanno interessato la facciata del Palazzo Ducale – finanziati dal Mibac nell’ambito del cosiddetto progetto “Ducato Estense” – e la valorizzazione dell’Osservatorio geofisico, in collaborazione con l’Università, attraverso l’allestimento di percorsi didattici, di lettura e di visita.

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