16 aprile 2013. I ribelli siriani anti-regime si dicono pronti a rispondere al fuoco contro postazioni libanesi se l’esercito di Beirut non si oppone alle azioni dei miliziani libanesi di Hezbollah in pieno territorio siriano: lo annuncia stamani un ufficiale dell’Esercito siriano libero (Esl) impegnato nella battaglia di Qusayr, cittadina frontaliera tra i due Paesi.

 

Nel comunicato, il tenente colonnello Muhiyeddin Zein, disertore dell’esercito governativo e sedicente comandante dell’Esl nella campagna di Qusayr, afferma che sono in corso anche stamani scontri tra Hezbollah e forze anti-regime a Ebel, Burhaniye, Abu Huri, Siqrija, Tall Nabi Mandu, tutte localita’ in territorio siriano contiguo alla valle della Bekaa libanese feudo del movimento sciita.

”Invitiamo il governo e l’esercito libanesi – si legge nel testo – a non assumere un atteggiamento neutrale di fronte alle forze di Hezbollah che attaccano Qusayr, perche’ risponderemo con ogni forza e determinazione a ogni postazione di Hezbollah in territorio siriano e anche in quello libanese”.

I ribelli di Qusayr hanno inoltre ammesso di aver sparato nelle ultime 48 ore alcuni colpi in territorio libanese, in particolare su due localita’ dominate da Hezbollah e dove sono morti un giovane di trent’anni e un bimbo di sei. ”Abbiamo gia’ colpito alcune postazioni in Libano come minaccia iniziale e nei prossimi giorni daremo prova di quanto diciamo”.

Fonte: ANSA Beirut

Foto di Andrew Standbridge.

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