22 novembre 2012. In un clima di tensioni politiche e con la sanguinosa crisi in atto nella vicina Siria, il Libano celebra oggi il 69° anniversario dall’indipendenza.

 

Le principali autorita’ politiche del Paese – dal presidente Michel Suleiman al premier Najib Miqati, passando per il presidente del Parlamento Nabih Berri – hanno assistito alla parata militare (nella foto, sfilano i cadetti dell’esercito libanese) lungo Shafiq Wazzan Avenue, nel centro di Beirut. Presenti anche l’ex premier Fuad Siniora e l’ex presidente Amin Gemayel, il ministro della Difesa Fayez Ghosn e i vertici delle forze armate, dal capo dell’Esercito, generale Jean Kahwagi, al comandante delle forze di sicurezza interna, generale Ashraf Rifi.

Le celebrazioni si tengono in un clima di forti tensioni tra il blocco guidato da Hezbollah (alleanza dell’8 Marzo) e quello all’opposizione (Forze del 14 Marzo), scoppiate in seguito all’omicidio dell’ex capo dei servizi della polizia, generale Wissam al-Hassan, ucciso in un attentato a Beirut il 19 ottobre.

Dopo l’uccisione di Hassan le Forze del 14 Marzo hanno puntato il dito contro la Siria e chiesto le dimissioni di Miqati, come condizione per ripendere il dialogo con le altre forze politiche. Per il prossimo anno sono previste in Libano le elezioni parlamentari.

”Il dialogo e’ necessario in ogni momento e in ogni circostanza, soprattutto in questa fase particolare per individuare soluzioni fattibili e accettabili per porre fine alle tensioni sorte nel Paese dall’omicidio di Hassan”, ha detto ieri Suleiman nel suo messaggio in occasione dell’anniversario dell’indipendenza.

Redazione

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