21 luglio 2012. Una delegazione della quinta commissione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite è giunta in Libano presso il quartier generale della missione Unifil nell’ambito delle attività connesse con le funzioni consultivo-amministrative dell’organo.

 

I membri della delegazione, accolti dal comandante del settore ovest, generale di brigata Gaetano Zauner e dal personale della brigata Ariete, sono stati aggiornati dall’Head of mission e Force commander di Unifil, generale di divisione Paolo Serra, sulle attività condotte dai 12.000 peacekeepers dei 38 Paesi costituenti la missione e operanti nell’ambito della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

L’Italia è il primo Paese europeo in termini di contribuzione di peacekeepers nell’alveo delle missioni sotto l’egida dell’Onu, collocandosi al sesto posto tra i Paesi che concorrono al budget delle Nazioni Unite.

A completamento della visita, la delegazione ha assistito alle fasi di sminamento svolte nei corridoi assegnati ai caschi blu italiani della Joint task force Lebanon, dapprima partecipando ad un briefing esplicativo sullo sminamento, successivamente recandosi nei corridoi in cui i minex del 10° reggimento genio di Cremona eseguono le delicate fasi di bonifica del terreno attraverso la cosiddetta full escavation, procedura che prevede la rimozione completa della superficie di terreno sino ad una profondità di sicurezza tale da scongiurare la presenza di mine.

I corridoi da sminare, assegnati al plotone minex del combat support battalion, alle dipendenze della Joint task force Lebanon – sector west, sono inseriti nell’ambito della vasta operazione di Unifil denominata “Blue line marking project” e consentiranno, a fine bonifica, di posizionare ulteriori blue pillars, segnali visibili necessari a demarcare la linea di riferimento tra Libano ed Israele.

Redazione

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