21 ottobre 2011. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Giuseppe Valotto, ha visitato oggi il comando di reazione rapida della Nato in Italia (Nrdc–Ita), schierato nell’area addestrativa di Civitavecchia per l’esercitazione “Eagle Roster 3 2011”.

Il generale Valotto, come tradizione, ha siglato l’albo d’onore e dopo aver assistito ad una presentazione dei compiti e delle attività del Nrdc-Ita, ha visitato l’accampamento e ha incontrato il personale del comando e delle unità dipendenti.

Obiettivo dell’esercitazione “Eagle Roster 3 2011” è di testare gli uomini, la struttura e le procedure del comando sulle capacità di pianificazione e di condotta di operazioni “combat” o di “peacekeeping”, sull’efficienza e l’adeguatezza degli assetti operativi, comunicativi e sulla capacità di sostegno logistico lontano dalla normale sede di servizio.

Consistenti i numeri delle risorse schierate presso le aree addestrative di Civitavecchia, Monte Romano e Bracciano, a circa 600 km di distanza dalla sede di Solbiate Olona: 1300 uomini, 300 mezzi, 150 tende, 130 containers e materiali ed equipaggiamenti da campo. Il dispiegamento è stato possibile con il supporto di un sistema di trasporti che ha visto l’impiego di 2 navi e 6 aeromobili, avvalendosi dell’aeroporto di Malpensa, del Porto di Genova e degli assi autostradale e ferroviario.

Parlando con il comandante di Nrdc-Ita, generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, al termine della visita il generale Valotto ha detto: “Vorrei esprimere le mie più sentite congratulazioni per quanto ho visto. Avete dimostrato ancora una volta che il comando Nato di Solbiate Olona rappresenta una realtà moderna su cui l’Esercito, il Paese e la Nato possono fare pieno affidamento”.

L’esercitazione “Eagle Roste 3 2011 vede anche la partecipazione della brigata aeromobile “Friuli”, impegnata nella pianificazione e nella condotta di operazioni simulate in area di crisi per ripristinare l’integrità territoriale, fornire il supporto adeguato alle popolazioni locali coinvolte e ridimensionare l’aggressività degli stati adiacenti

 

Fonte: Nrdc-Ita PAO

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