30 aprile 2012. L’intervento militare in Libia, le aspettative e problematiche suscitate dalla “primavera araba” e il ruolo della Nato nel Mediterraneo allargato. Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel convegno internazionale La Nato e il “Mediterraneo allargato”: primavera araba, intervento in Libia, partnership, che si svolgerà giovedì 3 maggio dalle ore 9.30 nella cripta dell’aula magna dell’Università Cattolica di Milano (largo Gemelli, 1).

Interverranno esperti, accademici, diplomatici, militari e politici che, in posizioni di responsabilità operativa o come studiosi, dedicano da tempo la loro attenzione alle problematiche della NATO.

La prima sessione del convegno sarà dedicata alla “primavera araba”. Ne discuteranno Riccardo Redaelli, docente di Storia delle civiltà e delle culture politiche in Cattolica, che affronterà il tema dei progressi della democrazia e dei rischi del fondamentalismo islamico, e Magdi Cristiano Allam, deputato al Parlamento Europeo, che parlerà dei cristiani nei Paesi musulmani. Sul ruolo chiave di tre Stati di primo piano dell’area: la Turchia, vecchio membro della NATO, l’Iran e l’Arabia Saudita, interverranno in seguito il generale Carlo Jean, docente di Geopolitica all’Università di Malta e Presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica e Gianluca Pastori, docente di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e L’Europa in Cattolica. Infine a Matteo Legrenzi, docente di relazioni internazionali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, il compito di illustrare quale contributo potrebbe dare la NATO, che opera nell’area attraverso le due partnership del Dialogo Mediterraneo e della Istanbul Cooperation Initiative.

La sessione pomeridiana, dedicata all’intervento della NATO in Libia, sarà moderata dal Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti, comandante del NATO Rapid Deployable Corps – Italy di Solbiate Olona. La sessione si aprirà alle ore 14.15 con l’intervento dall’Ammiraglio Ezio Ferrante. L’esperto di storia e diritto internazionale affronterà il tema degli interventi umanitari, aprendo il dibattito sulle reali motivazioni, la legittimità, l’opportunità politica e le conseguenze delle cosiddette guerre umanitarie. Sarà poi la volta dell’Ammiraglio Pier Paolo Ramoino, docente all’Università di Firenze, con un intervento sulle strutture marittime della NATO nel “Mediterraneo allargato”. Infine, Lorenzo Cremonesi racconterà la sua personale esperienza in Libia come inviato speciale del Corriere della Sera.

La giornata si concluderà con una tavola rotonda alla quale interverranno oltre a Massimo de Leonardis, Antongiulio De Robertis, docente di Storia dei trattati e politica internazionale all’Università di Bari, Antonio Marquina Barrio, docente di Sicurezza e cooperazione internazionale all’Università di Madrid, Jean – Sylvestre Mongrenier, tra i più attenti analisti francesi di Alleanza Atlantica e Geopolitica, Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali in Cattolica e Solomon J. Passy, Ministro degli Affari Esteri (2001-2005) e Presidente del Comitato Atlantico, Bulgaria.

Il convegno è promosso dal Dipartimento di Scienze politiche – diretto da Massimo de Leonardis, docente di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali – in collaborazione con ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). Si inserisce in una tradizione consolidata di studi sulla sicurezza internazionale condotti dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano con il sostegno della Divisione Diplomazia Pubblica della NATO, patrocinatore della giornata di studio insieme al Comando Militare Esercito Lombardia e al NATO Rapid Deployable Corps Italy.

 

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here