7 luglio 2011. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto ieri, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio supremo di difesa.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi, il Ministro per gli affari esteri, on. Franco Frattini; il Ministro per l’interno, on. Roberto Maroni; il Ministro per l’economia e le finanze, on. Giulio Tremonti; il Ministro per la difesa, on. Ignazio La Russa; il Ministro per lo sviluppo economico, on. Paolo Romani; il Capo di Stato Maggiore della difesa, generale Biagio Abrate.

Hanno altresì presenziato alla riunione il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra; il Segretario del Consiglio supremo di difesa, generale Rolando Mosca Moschini.

Il Consiglio ha fatto il punto sulla situazione internazionale, con particolare riferimento alle crisi in atto nei Paesi del Nord-Africa, in Medio Oriente e in Afghanistan e ai loro prevedibili sviluppi. In tale quadro, sono stati esaminati gli impegni operativi delle Forze Armate italiane nei diversi teatri e la possibilità di una loro ulteriore qualificazione che consenta al nostro Paese di mantenere, anche a fronte di una ridotta disponibilità di risorse finanziarie, il ruolo cruciale che esso attualmente svolge a sostegno della sicurezza e della stabilità internazionale, in risposta a minacce, rischi e responsabilità cui l’Italia non può sottrarsi, ma che deve concorrere ad affrontare anche a tutela dei propri interessi strategici.

A tal fine, il Consiglio – nel rivolgere il proprio apprezzamento e partecipe omaggio ai militari e civili italiani impegnati con convinzione e spirito di sacrificio nelle missioni internazionali – ha convenuto sull’opportunità di procedere, di concerto con le Istituzioni internazionali e tenuto conto degli sviluppi sul terreno, ad ogni possibile ridefinizione dei nostri contingenti. La ricerca di soluzioni concordate sarà ponderata e tempestiva.

Con riferimento alla crisi libica, che riveste particolare interesse per l’Italia, è stato effettuato un punto di situazione sull’andamento delle operazioni in corso e sulle loro prospettive. Al riguardo, è stata sottolineata l’opportunità di valutare, insieme agli alleati, le possibili azioni da intraprendere nella situazione post-conflittuale che tende a delinearsi a conclusione della missione in corso su mandato dell’ONU.

Il Consiglio ha quindi esaminato lo stato della cooperazione internazionale in materia di sicurezza e difesa, verificando le opzioni percorribili per realizzare concretamente, in seno alle Organizzazioni Internazionali e innanzitutto in seno all’Unione Europea, le economie di scala e strutturali necessarie per far fronte efficacemente e a costi sostenibili alle crescenti esigenze di governance globale.

Nella medesima prospettiva, è stata evidenziata la necessità che, per eliminare fonti di spesa non strettamente rapportabili all’assolvimento dei compiti primari dello strumento militare, si porti avanti concretamente e si intensifichi il processo di razionalizzazione delle Forze Armate.

La prossima riunione del Consiglio supremo di difesa è stata fissata per il giorno 23 novembre 2011.

 

Fonte: Quirinale.it

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