24 novembre 2012. Presso il distaccamento aeroportuale di Brindisi, si è svolta dal 19 al 23 novembre l’esercitazione sperimentale Joint Trials 2012, pianificata e organizzata dallo stato maggiore della Difesa con il coinvolgimento del Coi (Comando operativo di vertice interforze) e degli stati maggiori di Forza armata ed il supporto dell’industria nazionale.

L’evento, alla seconda edizione, costituisce un importante momento di verifica delle evoluzioni dello strumento militare sotto l’aspetto organizzativo, tecnico e dottrinale. Nell’ambito dell’esercitazione infatti sono stati perseguiti diversi obiettivi a partire da quelli addestrativi della divisione Acqui, nonché quelli di testare sul campo il nuovo sistema di comando e controllo interforze C2I, di verificare il grado d’integrazione ed interoperabilità dei sistemi sviluppati nell’ambito del progetto interforze Forza Nec, di sperimentare il prototipo di un nuovo organismo funzionale di supporto al comandante operativo nella fase decisionale, denominato Joint fire element (Jfe).

Con la Joint Trials 2012 è stato sfruttato il rischieramento della divisione Acqui sull’aeroporto militare di Brindisi per condurre le varie attività di sperimentazione, anche in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, da parte del VI reparto dello Smd per il sistema C2I e da parte del Centro innovazione Difesa del III reparto di Smd per il Jfe. Il sistema di comando e controllo interforze C2I integra, nel contesto di un’archietettura informativa evoluta, i vari analoghi sistemi utilizzati dalle singole Forze armate e potrà consentire al comandante operativo di perfezionare il controllo delle operazioni condotte dalle unità terrestri, marittime e aeree al fine di dare loro gli ordini adeguati alla situazione in atto.

Il Jfe, costituito da personale esperto appartenente ad ogni singola Forza armata, rappresenta un organismo di supporto alle decisioni del comandante operativo per pianificare, coordinare ed eseguire azioni di supporto di fuoco delle varie unità interforze che operano in un’area di operazioni, ed è inserito organicamente in un quartier generale interforze (Jfhq, Joint force head quarters).

Questo tipo di sperimentazione è ispirato al concetto Nato di Smart defence e a quello di Pooling and sharing dell’Unione Europea secondo cui la partecipazione attiva dell’industria al processo di sviluppo di nuove capacità della Difesa rende più efficace l’attività di individuazione ed approvvigionamento di nuovi sistemi e mitiga i rischi di un errato investimento attraverso una preventiva fase di studio e sperimentazione.

Oltre al comando della divisione Acqui sono stati schierati sul terreno il comando proiettabile Jfhq del Coi, un nucleo di risposta del comando brigata Pinerolo, l’unità per la sperimentazione della digitalizzazione (31° reggimento) ed elementi del reggimento San Marco. La direzione dell’esercitazione è stata affidata al Centro di simulazione e validazione dell’Esercito di Civitavecchia, con il supporto di elementi delle tre Forze armate e del Coi.

Redazione

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here