20 novembre 2012. Le forze di sicurezza afgane hanno concluso ieri nella zona orientale della provincia di Farah l’operazione ‘Zafar 14’ che ha portato – con il sostegno dei militari del contingente italiano – all’arresto del capo di una cellula di insorti che opera nell’area, insieme al fermo di altri 17 individui e al sequestro di un’ingente quantità di oppio.

 

L’operazione è stata pianificata e condotta da unità della 2^ brigata del 207° corpo dell’Esercito afgano, del comando provinciale della Polizia e del Direttorato nazionale per la sicurezza, insieme alla task force south di Farah – su base 9° reggimento alpini dell’Aquila –  che ha fornito  un plotone della 9^ compagnia bersaglieri e un plotone della 108^ compagnia alpini di stanza a Bala Boluk.

La task force south comandata dal colonnello Riccardo Cristoni ha realizzato sin dalle prime ore dell’alba una cintura di sicurezza intorno al villaggio di Gala Mekh a premessa dell’intervento delle Forze afgane. Le operazioni si sono svolte con successo anche grazie al ruolo dei Military advisor team italiani – i nuclei che assistono le unità dell’esercito afgano a tutti i livelli – i quali hanno garantito efficacemente il coordinamento delle attività sul terreno tra le forze locali e quelle italiane.

La ‘Zafar 14’ si inquadra nella serie di operazioni in partnership tra le forze afgane e quelle internazionali volte ad assicurare la libertà di movimento lungo la ring road, e rappresenta un passo importante nell’ottica della transizione della responsabilità della pubblica sicurezza alle forze di sicurezza locali. Il processo di transizione – guidato dal governo di Kabul e denominato ‘Inteqal’ – sta attualmente riguardando oltre il 70% dei distretti della regione occidentale dell’Afghanistan, l’area dove operano i militari del Regional Command West.

Redazione

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