Nell’aula magna del Comando della formazione e Scuola di applicazione dell’Esercito a Torino si è svolta nei giorni scorsi la conferenza dal titolo “Nato tra continuità e cambiamento”. Relatore l’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente d’Italia presso Il Consiglio Atlantico con sede a Bruxelles.

Il generale di divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’istituto di formazione, nel suo intervento introduttivo  ha sottolineato come il fine fondamentale della Nato sia quello di salvaguardare la libertà e la sicurezza di tutti i Paesi membri e mantenere l’Alleanza Atlantica politicamente e militarmente solida ed operativa che è stata finora una condizione imprescindibile per la tutela della sicurezza nazionale e internazionale.

L’ambasciatore Talò, rivolgendosi agli ufficiali frequentatori, agli studenti civili della Suiss (Scuola universitaria interdipartimentale in scienze strategiche) dell’Università di Torino,  alle autorità civili e militari presenti a Palazzo Arsenale, ha analizzato il mutato contesto geopolitico che è derivato dalla fine della Guerra fredda. Dalla caduta  del muro di Berlino al crollo dell’Urss, dalla disintegrazione della ex-Jugoslavia all’allargamento dell’Unione Europea verso est, dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti (unica volta in cui è stato invocato l’art. 5 del trattato di Washington firmato il 4 aprile 1949) per arrivare ai giorni nostri, con priorità alla politica estera e di difesa verso Medio Oriente, Sahel, Corno d’Africa.

Dopo essersi soffermato su tematiche cruciali quali globalizzazione, rivoluzione tecnologica, intelligenza artificiale e relative sfide etiche, dove il fattore umano, diventa sempre più centrale e determinante per il successo verso il cambiamento tecnologico, ha puntualizzato come la Nato, che lo scorso anno ha compiuto 70 anni di vita, è ormai parte integrante della nostra cultura di sicurezza e di difesa. Si tratta dell’alleanza più duratura della storia ed il segreto di questo successo è dovuto ai valori che difende, valori di libertà che sono propri di tutti i Paesi membri. Oggi l’Alleanza ha saputo rispondere con un rinnovato ruolo nella gestione delle crisi confermandosi una fonte di stabilità essenziale in un mondo imprevedibile.

L’ambasciatore Talò infine ha citato Sun Tzu (generale e filosofo cinese di 2500 anni fa), autore di un importante trattato sull’arte della guerra, evocandone alcuni passi tra i quali ”sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità” dove fondamentale, in tal senso, è l’utilizzo della diplomazia più che della forza. La rappresentanza permanente italiana presso il Consiglio Atlantico è la missione diplomatica accreditata dallo Stato italiano presso l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. L’Italia è uno dei dodici Paesi fondatori della Nato e svolge da sempre un ruolo di primo piano nell’Alleanza Atlantica, fornendo, in aderenza ai propri valori costituzionali ed ai principi di solidarietà transatlantica, un importante contributo a tutte le attività, operazioni e missioni della Nato.
 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here