È decollato da Il Cairo (Egitto), alle ore 15:05 (14:05 in Italia) di oggi, il C-130J dell’Aeronautica Militare che sta trasportando in Italia 45 persone provenienti da Gaza di cui 14 bambini, 8 adulti e 23 accompagnatori, che saranno curati in alcuni dei migliori ospedali pediatrici italiani. La più piccola è Aisel (luce della Luna), una bambina di soli 4 mesi.
L’arrivo in Italia è previsto attorno alle 18:00, all’aeroporto di Roma Ciampino da dove poi il volo di evacuazione sanitaria e umanitaria proseguirà per quello di Pisa.
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, costantemente informato sullo svolgimento dell’operazione, ha dichiarato che “L’Italia sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile, per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Ancora una volta la Difesa ha dato dimostrazione di professionalità, competenza e grande umanità. Per questo motivo voglio ringraziare il personale militare che, assieme a quello del MAECI, ha operato nel posto avanzato di coordinamento in Egitto”.
“Pochi giorni fa – ha aggiunto il Ministro Crosetto – è stata approvata in Parlamento l’operazione Levante, che prevede l’impiego di un dispositivo militare per interventi umanitari a favore della popolazione della Striscia di Gaza. L’operazione servirà a fornire sicurezza e offrire una finestra di opportunità per la diplomazia e la pace”.
I piccoli pazienti saranno ricoverati negli ospedali individuati dal Ministero della Salute: ospedale Santobono di Napoli, ospedale Meyer di Firenze, ospedale Gaslini di Genova, ospedale Sant’Andrea di Roma, ospedale Niguarda di Milano, ospedale Rizzoli di Bologna e ospedale Bambin Gesù di Roma.
L’operazione è stata condotta da un equipaggio dell’Aeronautica Militare e da personale medico e paramedico militare. All’attività hanno inoltre preso parte due medici dell’ospedale Gaslini, una mediatrice culturale del Ministero della Salute e personale del MAECI.
L’Italia, che sta valutando la possibilità di distribuire materiale umanitario nella Striscia di Gaza tramite aviolancio, auspica l’attivazione di un corridoio marittimo per il trasporto di aiuti umanitari ed è pronta a inviare un ospedale da campo dell’Esercito, non appena le condizioni lo consentiranno.