Un ventennale denso di emozioni che gli ufficiali hanno condiviso con i cadetti del 203° corso, nel ricordo della medaglia d’oro al valor militare Giuseppe La Rosa

Nel cortile d’onore del Palazzo Ducale di Modena, alla presenza del comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carlo Lamanna e del comandante dell’Accademia Militare, generale di divisione Davide Scalabrin, ha avuto luogo il 14 ottobre la cerimonia militare per le celebrazioni del ventesimo anniversario dall’ingresso in istituto del 183° corso “Lealtà”, del quale fa anche parte il maggiore dell’Esercito Giuseppe La Rosa (nella foto), ultimo italiano insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Inquadrati come un’unica schiera, come il motto “Una acies” dell’Accademia Militare, gli ufficiali del 183° corso “Lealtà” e i cadetti dell’omonimo 203° corso, gli uni di fronte agli altri hanno suggellato, con il tradizionale “gemellaggio”, il profondo vincolo di fratellanza che lega tra loro le diverse generazioni di allievi che, tra le mura austere del più antico tra gli istituti di formazione militare del mondo, trascorrono i primi anni di formazione per la nomina a ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia ha visto il reggimento allievi ed i propri gemelli radunisti, in cortile d’onore sotto gli sguardi curiosi dei propri familiari, uniti nella deposizione di una corona in memoria dei caduti presso il lapidario dell’Accademia e infine nel tipico canto all’unisono dell’inno “Una acies”.

Il generale Lamanna, nel salutare gli ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri con un “Bentornati nella Casa Madre” ha sottolineato l’importanza simbolica del raduno, che lega le diverse generazioni di ufficiali “Voi ufficiali del 183° corso “Lealtà” sapete che oggi più che in passato rappresenterete l’Esempio che i vostri giovanissimi gemelli dovranno seguire durante il loro percorso accademico e professionale. Gesti come quello del vostro collega di corso, il maggiore Giuseppe La Rosa, che ha sacrificato la propria vita con altissimo senso del dovere per salvaguardare quella dei propri uomini, rappresentano la linfa e la guida certa dalla quale i nostri giovani allievi si faranno continuamente accompagnare verso le future sfide che le Forze armate dovranno affrontare al mutare dello scenario di riferimento”.

Il tenente colonnello Vincenzo Martella, capo corso del 183° corso “Lealtà”, nel rivolgersi ai cadetti del 203° corso, ha voluto ricordare la persona straordinaria di Giuseppe La Rosa: “Quando quella mattina dell’8 giugno del 2013 ci veniva data la terribile notizia che Giuseppe era caduto nel deserto dell’Afghanistan, noi tutti del 183° corso siamo andati con i ricordi a quel settembre del 2001, quando abbiamo fatto ingresso per la prima volta in Accademia. Abbiamo ripensato alla frase che è scolpita nell’arco dell’ingresso di questo Istituto: “Preparo alle glorie d’Italia i nuovi eroi”. Idealmente, abbiamo tutti voluto immaginare che quella frase l’avessero scolpita nel marmo chissà quanti anni prima proprio per il nostro Giuseppe. Solo che lui non lo sapeva. Nessuno poteva sapere cosa saremmo diventati e quante “lacrime in silenzio” avremmo dovuto divorare”.

Il 183° corso “Lealtà” ha fatto ingresso in Accademia Militare nel settembre 2001. Oggi gli ufficiali che lo compongono, di grado maggiore e tenente colonnello, sono impiegati in tutti i reparti ed enti dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, oltre che presso organismi di vertice delle rispettive Forze armate e comandi multinazionali o di contingenza con sede sia in Italia sia all’estero.

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