Continua l’incremento delle attività di controllo del territorio da parte dei caschi blu nel Libano del Sud. I peacekeepers italiani hanno ripreso a condurre le Close land air monitoring (Clam) helipatrols, attivita’ operative che vedono il coordinamento tra le pattuglie motorizzate sul terreno e il personale della stessa unita’ imbarcato sugli elicotteri AB212 appartenenti alla task force Italair.

Con queste attivita’ viene aumentata la capacita’ del Sector West di Unifil di monitorare e sorvegliare le aree piu’ critiche tra Libano e Israele, le “sensitive areas” (aree sensibili) presenti nelle zone di operazioni, il tutto al fine di prevenire eventuali tensioni tra i due Stati ed eventi che possano minare l’attuale cessate il fuoco.

Le Clam, coordinate dalla Cellula G3 (operazioni) del quartier generale del Sector West che ha sede nella base “Millevoi” di Shama, vengono svolte dai militari del battaglione di manovra italiano (Italbatt) a guida reggimento Lagunari “Serenissima” e dal personale della Sector mobile reserve (Smr), la riserva di settore alle dirette dipendenze del comandante, su base reggimento “Genova Cavalleria” (4°).

Queste attivita’ congiunte integrano il controllo dell’area di operazione assegnata tra il fiume Litani a nord e la blue line a sud, svolto quotidianamente attraverso pattugliamenti diurni e notturni, appiedati e motorizzati, oltre che con il personale posto a presidio delle due basi avanzate lungo la blue line.

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