In aderenza con lo sviluppo del piano in atto per il rientro delle Forze della Nato della missione Resolute Support iniziato lo scorso 1 maggio, con la fine delle attività di Train, advise e assist a favore delle forze di difesa e sicurezza afgane chiude il Comando di Taac-w, che assume da oggi il nuovo nome di Comando Herat, rimanendo sempre sotto la responsablità italiana al comando del generale di brigata Beniamino Vergori.

La missione “no-combat” Resolute support (Rsm), iniziata a seguito della chiusura della International security assistance force (Isaf), il 1° gennaio 2015, ha avuto come focus la formazione, la consulenza e l’assistenza alle Afghan security institutions (Asi- Ministry of Defense and Ministry of Interior) e alle Afghan national defense security forces (Andsf) a livello ministeriale, istituzionale, e al livello operativo.

In questi anni, le forze della Nato sono state dedicate a supportare le interazioni tra gli organi centrali/ministeriali e i discendenti comandi intermedi fino al livello di corpo d’armata, per le forze di polizia e le forze convenzionali delle componenti della difesa, e fino al livello tattico per le forze speciali autoctone.

In questo contesto, con specialisti provenienti nell’ultimo mandato della missione Nato dalla Brigata paracadutisti Folgore dell’Esercito italiano e con rappresentanti di ciascuna delle Forze armate, gli assetti italiani schierati a Herat negli anni si sono sempre rivelati particolarmente apprezzati dai partner afgani per capacità e per il modo rispettoso e inclusivo di cooperare, fornendo una intensa e completa attività di assistance tesa non solo a supportare direttamente le operazioni delle Andsf, ma anche a proporre soluzioni volte a colmare i gap capacitivi individuati.

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