In merito a quanto riportato da alcuni media circa il contagio all’interno delle scuole e degli istituti di formazione militare, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria in atto, le Forze armate, coordinate dallo Stato Maggiore della Difesa hanno adottato tutte le misure necessarie per salvaguardare prioritariamente la salute del personale frequentatore e del quadro permanente.

Tutti gli istituti di formazione hanno adottato Dad (didattica a distanza). La presenza o meno di frequentatori presso gli istituti e le scuole di formazione militare – si legge in una nota dello Stato Maggiore della Difesa – dipende da molteplici fattori: dalla metodologia didattica, dalle condizioni logistiche, dalla capienza delle strutture e alla loro ubicazione geografica sul territorio nazionale, a seconda che si tratti di regioni ad alto o medio rischio.

Gli stessi istituti di formazione garantiscono una costante e continua sicurezza del personale, sottoponendolo periodicamente a screening di controllo sia prima che durante lo svolgimento dei corsi e, nei casi di positività al Covid-19, ne assicurano l’isolamento ed eventualmente il ricovero. Tali protocolli sono in atto per tutte le attività logistiche ed addestrative che coinvolgono il personale della Difesa che opera senza soluzione di continuità dall’inizio della pandemia.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, in misura di controlli nelle scuole e negli istituti di formazione militari, ha istituito una task force ad hoc, che monitora costantemente il rispetto di specifici protocolli conformi al Sistema Sanitario Nazionale, alle direttive, alle norme e alle loro evoluzioni.

L’attenzione delle Forze armate non si limita agli istituti di formazione, ma è continua e costante in tutti i settori: addestrativo, operativo e logistico, non solo in ambito nazionale, ma anche nelle missioni fuori area. Attenzione che ha permesso di mettere in campo tutti gli assetti richiesti per il contrasto alla diffusione del coronavirus con un numero importante di uomini, mezzi e strutture.

Il Comando operativo di vertice interforze ha continuato a coordinare le attività di supporto alla Sanità nazionale con l’invio di medici e infermieri militari, la predisposizione di strutture sanitarie militari per accogliere i pazienti, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento , i trasporti di materiale sanitario e il supporto alle Forze dell’ordine in attività di Pubblica Sicurezza.

Negli ultimi giorni è stato dato il via all’ “Operazione Igea”, condotta da team interforze della Difesa, composti da personale di tutte le Forze armate, che il Ministero ha messo a disposizione dei cittadini sull’intero territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi.

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