Gli assetti della Task Force “Italair” sono stati allertati per condurre una missione di antincendio nelle vicinanze della base, nei pressi dell’abitato di Naqoura. L’equipaggio italiano, composto da un pilota dell’ Esercito Italiano, un pilota della Marina Militare e uno specialista, decollava dall’eliporto di Naqoura iniziando le prime operazioni antincendio. L’attività si è conclusa dopo due ore di volo, con il rilascio di 12 lanci d’acqua per un totale di 10.000 litri.

L’assetto multitask, usato in configurazione antincendio, costituisce uno dei compiti svolti dai nostri piloti. Oggi, nonostante i gravosi impegni operativi e in aggiunta alle rigorose misure precauzionali previste per contrastare il contagio da coronavirus tra i peacekeeper, gli equipaggi sono in grado di volare con i previsti dispositivi di protezione individuale e garantire quindi l’assolvimento della missione.

A più di 40 anni dalla sua costituzione, la Task Force “Italair”, componente elicotteri alle dipendenze dell’Head of Mission e Force Commander di Unifil, il generale di divisione Stefano Del Col, supporta ininterrottamente le attività delle Nazioni Unite in Libano.

Gli elicotteri AB-212 dell’Aviazione dell’Esercito italiano, su base 2° reggimento Aves “Sirio”, di stanza a Lamezia Terme, e gli equipaggi di volo in gran parte dell’Esercito, supportati da piloti della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, al comando del colonnello Antonio Villani, garantiscono senza soluzione di continuità voli di ricognizione e di osservazione in tutta l’Area di Operazioni e in particolare lungo la Blue Line, la linea di demarcazione tra il Libano e Israele, nel pieno rispetto della risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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