The Allied Joint Force Command Brunssum (JFCBS) Change of Command ceremony between General Riccardo Marchiò, outgoing JFCBS Commander, and General Erhard Bühler, incoming JFCBS commander, is held at the JFCBS Headquarters in Brunssum, Netherlands on 31 May, 2019.nnPhoto: Sgt Marc-André Gaudreault, Allied Joint Force Command Brunssum Imagery

“Guidare il comando alleato della forza congiunta (Jfc) di Brunssum, nei Paesi Bassi, ha manifestato il ruolo che l’Italia gioca non solo nelle missioni della Nato, ma anche con autorevoli presenze nei comandi piu’ elevati dell’Alleanza atlantica”. Lo ha detto il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, Riccardo Marchio’, che oggi ha passato le consegne del comando del Jfc di Brunssum nelle mani del generale tedesco, Erhard Buhler.

“Ho sostituito il generale Farina, che e’ il nostro attuale capo di Stato maggiore dell’Esercito, proprio perche’ lui era stato nominato in questa prestigiosa posizione. Ma siamo il primo duo di italiani a comandare questa base ed e’ una esperienza, professionalmente, ma anche umanamente, di particolare importanza”, ha detto. “Ed e’ importante perche’ manifesta un ruolo che l’Italia, quale uno dei membri fondatori dell’Alleanza atlantica, gioca e sono certo che continuera’ a giocare anche nel futuro, di partecipazione non soltanto nelle missioni e nelle attivita’ piu’ visibili alla maggior parte dei cittadini, ma anche con autorevoli presenze di personale nelle sedi, nei comandi piu’ elevati”, ha aggiunto Marchio’.

Sul ruolo dell’Alleanza atlantica oggi, il generale Marchio’ ha spiegato che “c’e’ sempre bisogno di una unione tra i popoli. La Nato e’ principalmente una adesione tra popoli, per altro un’adesione che e’ stata di grande successo, lo dimostra il fatto che da 12 paesi siamo arrivati a 29, a breve probabilmente saremo 30, e che inoltre ha garantito 70 anni di pace in Europa. Direi che per una alleanza difensiva questo e’ qualcosa di molto buono da mettere nel proprio curriculum”. Un percorso che secondo il generale “continuera’ anche nel futuro perche’, come possiamo facilmente dedurre da quello che succede tutti i giorni nel mondo, la sicurezza non e’ mai un bene che si puo’ dare per garantito e per scontato. C’e’ sempre bisogno di qualcuno che vigili, si impegni e magari possa apparire agli occhi di qualcun altro come legato a realta’ non piu’ vere, non piu’ reali, ma che sono ancora li’ e purtroppo devono essere sorvegliate e controllate”, ha proseguito. “Io credo che l’Italia da’ un contributo importantissimo all’Alleanza, lo ha sempre dato e continua a darlo e sono certo lo dara’ anche in futuro”, ha detto evidenziando la partecipazione italiana alla Nato.

“In questo momento il piu’ grande contributo lo stiamo dando alla missione in Afghanistan, che ormai dura da moltissimi anni e con un presenza importante da parte dell’Italia, tuttora abbiamo il comando di una delle regioni del paese con una presenza significativa di uomini. Abbiamo personale che opera nelle missioni in Iraq, per l’addestramento del personale iracheno. Abbiamo personale che opera non lontano da qui, nell’ambito dei uno dei battaglioni che l’Alleanza ha schierato a seguito ai fatti di Crimea, come dimostrazione di presenza nel confine piu’ orientale dell’Alleanza. E poi con la partecipazione che abbiamo in tutti i vari comandi, entita’ dell’Alleanza, con il nostro personale che contribuisce al pari degli altri 28 paesi alla buona salute del continente”, ha aggiunto il generale Marchio’.

Secondo il generale, inoltre, il personale italiano si contraddistingue tra gli alleati perche’ “abbiamo quel modo di fare che spesso e volentieri ci permette di adattarci molto piu’ in fretta e con molta piu’ facilita’ a situazioni che cambiano. Questo viene visto in qualche caso come un difetto, ma a mio avviso e’ una delle piu’ grandi qualita’ che abbiamo, perche’ ci siamo sempre adeguati a quel che dobbiamo fronteggiare, spesso anche con sacrificio personale, con impegno di ciascuno dei nostri uomini e donne, ma direi con considerevole successo. Che ci viene anche spesso e volentieri riconosciuto, qualche volta piu’ all’estero che in Italia”, ha detto ancora. Il generale Marchio’ e’ un bersagliere e, a conclusione della cerimonia di passaggio di consegne, ha indossato il piumetto e ha guidato la fanfara del settimo reggimento bersaglieri, che ha sfilato nella tradizionale forma del suonare correndo. Un modo per salutare anche i suoi 45 anni di carriera.

The Allied Joint Force Command Brunssum (JFCBS) Change of Command ceremony between General Riccardo Marchiò, outgoing JFCBS Commander, and General Erhard Bühler, incoming JFCBS commander, is held at the JFCBS Headquarters in Brunssum, Netherlands on 31 May, 2019.nnPhoto: Sgt Marc-André Gaudreault, Allied Joint Force Command Brunssum Imagery

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