In occasione del 74° anniversario della Liberazione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, ha deposto oggi una corona di alloro al monumento ai caduti della città di Vittorio Veneto.

Dopo la cerimonia di questa mattina all’Altare della Patria dove ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto sulle note dell’inno nazionale, il Presidente della Repubblica si è spostato a Vittorio Veneto. Arrivato nella città della Vittoria, è stato accolto in piazza del Popolo dal capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, dal presidente della regione Veneto, Luca Zaia, dal prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, dal presidente della provincia di Treviso, Stefano Marcon e dal sindaco della città di Vittorio Veneto, Roberto Tonon. Il Presidente ha passato in rassegna un picchetto d’onore interforze formato da militari di Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri e Guardia di Finanza.Successivamente, sulle note del silenzio suonato da un trombettiere della banda della Brigata Pozzuolo del Friuli, ha deposto una corona d’alloro al monumento dedicato ai caduti della prima e seconda guerra mondiale e che fu inaugurato nel 1968 dall’allora Capo dello Stato, Giuseppe Saragat, nel corso della manifestazione celebrativa del 50° Annuale della Vittoria.

Il Presidente ha poi incontrato le autorità civili, religiose e militari della zona nel teatro da Ponte dove ha evidenziato, nel suo intervento, che festeggiare il 25 aprile significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia dopo vent’anni di dittatura e di privazione delle libertà fondamentali.

Il presidente Zaia, nel salutare il Capo dello Stato ha ricordato il valore di Vittorio Veneto durante la le due guerre mondiali e ha citato una frase di Ernest Hemingway riferita alla guerra: è il luogo nel quale gli uomini peggiori mandano a morire gli uomini migliori.

Il sindaco di Vittorio Veneto ha ringraziato il Presidente Mattarella per la propria presenza a Vittorio Veneto e per aver scelto la città della Vittoria per commemorare il 25 Aprile, essendo la storia della città intrisa di eventi che hanno segnato la storia della nazione.

Il Presidente Mattarella ha poi concluso la visita a Vittorio Veneto recandosi al Museo della Battaglia, museo che nasce, nel 1938, dall’iniziativa di un “ragazzo del ’99” e che nel corso del tempo grazie alle numerose donazioni è diventato custode di una importante raccolta di cimeli e reperti storici del Primo Conflitto Mondiale.

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