9 maggio 2012. Una violenta esplosione ha investito in queste ore un convoglio di automobili che trasportava il capo degli osservatori delle Nazioni Unite in Siria, il generale Robert Mood e il portavoce della stessa delegazione, Neeraj Singh, usciti illesi dalla deflagrazione, registrata nei pressi della citta’ di Deraa, roccaforte della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad.

 

Lo riferisce un fotografo dell’Afp presente sul posto, precisando che sei soldati siriani sono rimasti feriti nel corso dell’attacco.

La notizia giunge a poche ore da una nuova comunicazione dell’Osservatorio per i diritti umani con sede a Londra, secondo cui almeno tre persone sono rimaste uccise durante alcuni scontri scoppiati alla periferia di Damasco tra l’esercito siriano e milizie di ribelli. Gli attivisti parlano inolre di pesanti bombardamenti e raffiche di mitra contro la popolazione a Douma, mentre un’altra forte esplosione si sarebbe verificata non lontano da un checkpoint delle forze militari del regime nella zona di al-Hassem.

Sul fronte internazionale, intanto, l’inviato speciale di Onu e Lega araba Kofi Annan ha dichiarato che l’attuazione del suo piano di pace potrebbe essere l’ultima occasione per scongiurare una guerra civile in Siria, dove dallo scorso anno si contano circa 12 mila vittime. Il suo portavoce, Ahmad Fawzi, ha confidato all’Afp che il diplomatico si rechera’ nuovamente a Damasco nelle prossime settimane, anche se l’esito del viaggio dipendera’ dall’evolversi degli eventi nel Paese.

Dal canto suo, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per l’attuazione della risoluzione per il disarmo delle milizie libanesi, Terje Roed-Larsen, ha fatto sapere questa mattina che sulla base di diverse informazioni raccolte di recente ci sono motivi per ritenere che vi sia un flusso di armi dal Libano alla Siria e viceversa”.

Fonte: ASCA-AFP

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