28 marzo 2012. Monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale della diocesi di Bologna, ha  celebrato oggi nella basilica di San Francesco la santa messa del precetto pasquale interforze, rivolta al personale delle Forze armate, della Guardia di Finanza e di tutti i Corpi armati dello Stato.

 

Alla funzione, presenti i gonfaloni della regione, provincia, comune e dell’università di Bologna, sono intervenuti il comandante militare Esercito “Emilia Romagna” generale di divisione Antonio De Vita, il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, il procuratore generale della Repubblica Emilio Le Donne, il questore di Bologna Vincenzo Stingone e numerose autorità militari e civili regionali e provinciali.

Durante l’omelia monsignor Silvagni, ringraziando “gli uomini e le donne che hanno votato la loro esistenza al servizio della Patria e della collettività”, ha ricordato “quanti, come il sergente Michele Silvestri – caduto in Afghanistan sabato scorso – hanno sacrificato la propria vita per difendere la pace”, chiedendo, altresì, ”soluzioni rapide e chiare per Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, i due marò ingiustamente detenuti in India”.

Rivolgendosi ai militari presenti, monsignor Silvagni ha infine ricordato che “credere non è come andare in un blindato”, ma espone il credente “ad una ricerca costante che mette continuamente  in discussione i principi che sono alla base della fede”.

Il generale De Vita nel suo intervento al termine della celebrazione, dopo aver ringraziato le autorità convenute e richiamato l’alto significato etico e spirituale del precetto pasquale, ha sottolineato l’importanza di ricordare i colleghi che “ ci hanno preceduto lungo la strada del dovere”, e “far sentire la propria vicinanza alle famiglie di quanti hanno dato la vita ” nell’assolvimento dei compiti istituzionali, concludendo con l’invito a “serrare le fila” per superare l’attuale difficile momento che il Paese sta vivendo.

Redazione

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