4 luglio 2012. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto oggi, al palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio supremo di difesa.

 

Alla riunione hanno partecipato: il presidente del consiglio dei ministri, sen. Mario Monti; il ministro per gli affari esteri, amb. Giulio Terzi di Sant’Agata; il ministro per l’interno, dott.ssa Annamaria Cancellieri; il vice ministro per l’economia e le finanze, prof. Vittorio Grilli; il ministro per la difesa, amm. Giampaolo Di Paola; il ministro per lo sviluppo economico, dott. Corrado Passera; il capo di stato maggiore della difesa, generale Biagio Abrate.

Hanno altresì presenziato alla riunione il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, dott. Antonio Catricalà; il segretario generale della Presidenza della Repubblica, cons. Donato Marra; il segretario del Consiglio supremo di difesa, gen. Rolando Mosca Moschini.

Sulla base degli sviluppi intervenuti negli scenari di crisi, è stato esaminato il quadro della partecipazione delle Forze armate alle missioni internazionali nella prospettiva di proseguire la riqualificazione del contributo militare, con la riduzione degli oneri finanziari connessi, fermo restando l’impegno del Paese, in ambito Onu, Unione Europea e Nato, per la sicurezza e la stabilità.

Sullo sfondo della sfavorevole contingenza economica internazionale e degli eventi verificatisi negli ultimi mesi, sono state altresì valutate le situazioni di instabilità e di potenziale rischio che destano maggiori preoccupazioni, con particolare riferimento alla regione mediterranea e al Medio Oriente.
In tale quadro, il Consiglio ha preso atto delle risultanze del vertice Nato di Chicago ed ha analizzato le decisioni ivi assunte sia per quel che concerne il processo di transizione in Afghanistan, con il progressivo disimpegno di Isaf entro il 2014, lo schieramento nel post-Isaf di una missione addestrativa e di assistenza e il sostegno alle forze di sicurezza locali, sia in relazione alla possibilità di una più efficace cooperazione internazionale e di una progressiva integrazione degli strumenti militari.

Al riguardo, è emerso il convincimento di promuovere iniziative di cooperazione tra gruppi anche ristretti di partner europei, così da avere “più Europa” nello sviluppo e nell’impiego delle capacità militari.
Il Consiglio ha poi pienamente condiviso la necessità – già emersa a Chicago – di rafforzare ed estendere i partenariati per la sicurezza e la stabilità internazionali, attraverso i quali la Nato e l’Unione Europea mettono i Paesi emergenti o, comunque, non membri in condizione di contribuire attivamente alle esigenze, agli oneri e agli obiettivi della governance globale. Questo punto è di particolare rilevanza per l’Italia, in relazione all’impatto che più efficaci forme di partenariato possono avere sull’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, soprattutto nell’attuale situazione di profonda trasformazione politica, sociale ed economica della regione.

Il Ministro della difesa ha messo in luce i risparmi di spesa già effettuati e indicato gli ulteriori provvedimenti previsti nel quadro della spending review. Egli ha quindi illustrato lo stato di attuazione del progetto di razionalizzazione e riorganizzazione delle Forze Armate ed ha riferito sull’iter parlamentare di approvazione del relativo disegno di legge delega.

Il Consiglio nella sua collegialità ha espresso pieno sostegno al progetto, che è fondamentale per assicurare l’efficienza dello strumento militare in un periodo di forte compressione delle risorse disponibili, e ha auspicato la conversione del disegno di legge da parte dei due rami del Parlamento entro il corrente anno.
Il Ministro ha infine indicato i provvedimenti di riduzione delle spese correnti della Difesa nel quadro della spending review del Governo.
La prossima riunione del Consiglio supremo di difesa è stata fissata per il giorno 28 novembre 2012.

Redazione

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