2 dicembre 2011. Alla presenza di autorità civili, militari e religiose si sono conclusi ieri a Castel Maggiore(BO) i festeggiamenti per il centenario del reggimento genio ferrovieri in unione simbolica con quelli della patrona santa Barbara.

 

Un’occasione di festa che ha accomunato il personale delle due caserme del reggimento – quella di Castel Maggiore e quella di Ozzano Emilia – la comunità locale, che ha voluto testimoniare con la propria presenza il forte legame che la unisce ai ferroveri in divisa e i cugini del 121° reggimento artiglieria contraerea “Ravenna” di Bologna, accomunati ai ferrovieri dalla medesima santa patrona.

La splendida giornata è cominciata con la celebrazione della messa nella parrocchia di San Bartolomeo. Una cerimonia religiosa molto sentita, tenutasi in una chiesa gremita in ogni ordine di posti, la cui cornice più bella è stata l’assoluta eterogeneità delle persone intervenute, tutte riunite in un unico, caldo e sentito abbraccio al reggimento. Significativo ed attuale il messaggio dell’omelia di don Valentino, cappellano militare del reggimento: ”Anche oggi occorre credere, essere fedeli e testimoniare, come ha fatto santa Barbara”.

Il trasferimento a piedi dalla parrocchia alla caserma Montezemolo, lungo le vie della città, ha ulteriormente sottolineato lo spledido legame che lega le Forze armate sul territorio alla comunità civile. Lunghi applausi e volti festanti hanno accompagnato lo sfilamento mentre le musiche della fanfara dell’associazione bersaglieri di Ravenna scandivano il passaggio del corteo.

In caserma i due solenni momenti dell’alzabandiera  e della successiva deposizione di due corone in memoria dei caduti hanno aperto la seconda fase dei festeggiamenti, proseguiti con la premiazione degli ufficiali che nella storia si sono alternati al comando del reggimento. Per i presenti un segno simbolico, costituito da una fettina di rotaia numerata progressivamente, dal numero 1 al numero 100 e donata dal comandante di reggimento, colonnello Luca Appolloni, agli ex comandanti presenti, tutti visibilmente emozionati.

Per gli ospiti poi la possibiità di visitare la caserma Montezemolo e prendere contatto con una realtà talvolta poco conosciuta. Nelle tende allestite in piazza d’armi numerose illustrazioni e video inerenti le due anime del genio ferrovieri –  armamento e ponti da una parte ed esercizio dall’altra – insieme alla recente capacità di operare con nuclei di abilitati alla rimozione e bonifica di ordigni inesplosi.

Ma anche il “convoglio di pronto intervento”, fiore all’occhiello del reggimento, il bellissimo plastico ferroviario donato dal generale Santini e la splendida sala storica, che conserva ancora l’ultima uniforme del colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, cui la caserma di Castel Maggiore è intitolata. Una giornata assolutamente indimenticabile e soprattutto irripetibile, nella quale tutti i ferrovieri, di ieri e di oggi, si sono potuti riabbracciare, riunendo idealmente un secolo di storia.

Redazione

 

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