28 febbraio 2012. Nei giorni scorsi ha avuto luogo presso la caserma De Gennaro in Forlì la commemorazione dei caduti della brigata aeromobile Friuli

 

La cerimonia è iniziata con la messa in suffragio dei defunti officiata dal vescovo Lino Pizzi  che durante l’omelia ha ricordato: “La liturgia non ha pianti oggi, perché ciò di cui essa fa memoria non è la morte, ma la speranza della resurrezione”.

Erano presenti alla funzione i familiari del maggiore Marco Briganti di Forlì, il padre Vanni e la madre Maria, in ricordo dei quattro militari del 7° reggimento Vega di Rimini equipaggio dell’elicottero AB 412, caduto per un incidente di volo il 30 maggio 2005 nei pressi di Tallil, in Iraq, durante l’operazione “Antica Babilonia”.

Presenti anche i genitori del maggiore Giuseppe Perna, il padre Giovanni e la madre Alice, con quelli del caporale maggiore scelto Francesco Papadia e del 1° caporale maggiore Massimiliano Calisti, periti in un incidente stradale il 26 gennaio 2006.

Ed ancora la famiglia del 1° caporal maggiore Alessio Rais, mancato il 15 agosto 2010 in un incidente di lancio col paracadute ed i genitori del maggiore Daniele Sarego, prematuramente scomparso per un incidente motociclistico.

La cerimonia, drammaticamente significativa per il lutto sofferto in questi giorni dal reggimento, si è conclusa in serata con un’ammaina bandiera.

L’immagine delle bare di Francesco Currò, Francesco Paolo Messineo e Luca Valente, avvolte nel tricolore, che hanno sfilato a Roma, con accanto i simboli della professione militare, il basco azzurro e le decorazioni conquistate dai tre militari caduti lunedi 20 febbraio in Afghanistan nell’adempimento del proprio dovere, dava ancora maggior significato alla cerimonia religiosa.

A riempire la cappella c’erano soprattutto i tanti giovani in divisa che con i tre ultimi scomparsi hanno diviso le giornate e gli impegni della recente attività militare. In prima fila le massime autorità cittadine, tra cui il sindaco Roberto Balzani, il prefetto Angelo Trovato, il vice presidente della provincia Guglielmo Russo, il questore Antonino Cacciaguerra, il procuratore capo della Repubblica Sergio Sottani e tutti i comandanti di piazza, carabinieri, guardia di finanza, forestale, aeronautica, polizia stradale, penitenziaria e municipale, concludendo con le rappresentanti della croce rossa italiana.

A ricordare i tre militari, il generale Filippo Camporesi, comandante della brigata e con lui gli ultimi comandanti del 66° reggimento aeromobile.

Fonte: brigata aeromobile Friuli

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