18 gennaio 2013. Si è svolta oggi presso la caserma Gotti di Vittorio Veneto (Tv) alla presenza del comandante delle forze operative terrestri, generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, la cerimonia di avvicendamento al vertice del 1°comando delle forze di difesa.

Al generale di corpo d’armata Danilo Errico è subentrato il parigrado Giovan Battista Borrini proveniente dal comando logistico sud di Napoli. Il generale Errico ha quindi lasciato il 1° Fod, da cui dipendono quattro delle brigate dell’Esercito italiano – la paracadutisti Folgore, l’aeromobile Friuli, la corazzata Ariete e la brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli – dopo un intenso anno trascorso tra i numerosi impegni addestrativi e operativi delle proprie unità.

Tra le attività più significative svolte durante questo periodo, il comando vittoriese ha continuato ad approntare i contingenti per l’impiego nelle missioni all’estero in Kosovo, Libano e Afghanistan.

Sul territorio nazionale è proseguito l’impegno di oltre 1.600 uomini e donne nell’operazione Strade Sicure a salvaguardia della sicurezza delle città del centro nord Italia, con 4.500.000 km percorsi dalle pattuglie, 60.030 persone controllate, 885 fermi operati, 263 arresti, 685 denunce, 58 armi, oltre 40.000 articoli contraffatti e 11.000 grammi di sostanze stupefacenti sequestrati e nelle attività di bonifica del territorio dagli ordigni esplosivi residuati bellici, operata dalle unità del genio con 1.450 interventi effettuati, di cui 18 complessi per il disinnesco di bombe d’aereo.

Il comando 1° Fod nell’ultimo anno ha inoltre affrontato, in concorso con la protezione civile, numerose emergenze legate a calamità naturali, dal sisma in Emilia, con 500 uomini impiegati, 100 mezzi tra veicoli commerciali, ambulanze, macchine movimento terra e rimozione, 1100 tonnellate di macerie rimosse, alle varie emergenze maltempo che hanno interessato il centro-nord Italia negli ultimi dodici mesi, a cominciare dall’emergenza neve del febbraio scorso nelle Marche, Emilia e Toscana fino agli eventi alluvionali nella bassa Toscana e Trentino Alto Adige.

Redazione

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