2 giugno 2012. L’anniversario della proclamazione della Repubblica, dedicato quest’anno ai concittadini colpiti dagli ultimi eventi sismici, ha inteso riaffermare la coesione e l’unità del Paese, il coraggio con cui il Popolo italiano sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a sé.


 

Le celebrazioni hanno avuto inizio a Piazza Venezia dove il Presidente della  Repubblica, Giorgio  Napolitano, accompagnato dalle più alte cariche dello Stato, ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto in ricordo delle vittime del sisma e di tutti i militari e i civili che hanno servito e servono lo Stato con impegno ed abnegazione, sino all’estremo sacrificio della vita. Un tributo che, in 151 anni di storia, consente oggi al nostro Paese di contribuire, con un ruolo di primo piano, alla sicurezza ed alla stabilità internazionale.

Per onorare la memoria delle vittime del sisma e manifestare la vicinanza a chi soffre, è stato osservato un minuto di silenzio prima dello sfilamento lungo Via dei Fori Imperiali. I Gonfaloni delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e delle Provincie di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena, Reggio Emilia e Rovigo, in rappresentanza delle comunità colpite dal sisma, si sono posizionati presso la tribuna d’Onore.

La parata, articolata su tre settori e fortemente contenuta rispetto al passato, ha rappresentato l’omaggio che le Forze Armate e i Corpi armati e non dello Stato rendono alla Repubblica Italiana e al suo Presidente. Non hanno sfilato sistemi d’arma, cavalli e non ci sono stati i tradizionali sorvoli delle Frecce Tricolori. Al passaggio davanti alla tribuna presidenziale, le bande e le fanfare hanno interrotto l’esecuzione delle musiche e marciato con il solo rullare dei tamburi.

Il primo settore ha compreso i Reparti rappresentativi della formazione militare con compagnie interforze delle Scuole Militari, delle Accademie Ufficiali, delle Scuole Sottufficiali e degli Enti addestrativi del personale di Truppa.

Il secondo settore i Reparti e le Unità impegnate nelle missioni internazionali nel quale sono state inserite anche le bandiere delle Nazioni Unite, dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea, le rappresentanze di alcune Nazioni amiche e alleate, con bandiera, e i vessilli di alcuni Comandi e Forze multinazionali in cui il nostro Paese è attivamente impegnato, in Italia e all’estero.

Il terzo settore gli Enti e Corpi, militari e non, impegnati nelle emergenze e nella cooperazione. In particolare, ha chiuso lo sfilamento una simbolica rappresentanza di tutte quelle componenti, militari e civili, ad oggi impegnate in Emilia nelle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal sisma.

Redazione

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