di Carmelo Abisso
Nell’aula magna del Polo tecnico professionale di Lugo (Ra) ha avuto luogo lunedì 17 marzo la manifestazione in occasione del 228° anniversario della nascita della bandiera italiana. Organizzata quest’anno proprio nella Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera da Amministrazione comunale e Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci), ha visto come protagonisti oltre 150 studenti delle scuole superiori di Lugo.
Sono intervenuti all’evento il prefetto di Ravenna Raffaele Ricciardi, il sindaco di Lugo Elena Zannoni, il vescovo di Imola Giovanni Mosciatti, il dirigente scolastico del I.I.S. Polo tecnico professionale Electra Stamboulis. Tra le autorità presenti il comandante militare regionale dell’Esercito, colonnello Francesco Randacio, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Andrea Lachi, il comandante del 15° stormo dell’Aeronautica militare di Cervia, colonnello Antonio Viola, il nuovo dirigente del commissariato della Polizia di Stato, vice questore Debora Angelica Filippelli, il comandante della Polizia locale della Bassa Romagna Paola Neri e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Tra i presenti in aula magna anche il delegato regionale Unuci Emilia Romagna, generale di divisione (ris) Giovanni De Cicco, il professor Marcello Savini, biografo ufficiale di Compagnoni, con Alessandro Svegli Compagnoni, discendente del grande lughese.
Ha introdotto e moderato l’evento, come sempre dal 1997, Renzo Preda. Il presidente dell’Unuci Lugo, magnifico novantenne, ha ricordato che la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, è stata istituita nel 2012 nella data della proclamazione a Torino, il 17 marzo del 1861, dell’Unità d’Italia, che ‘compie’ 164 anni ed ha ringraziato gli sponsor Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Ascom e Banca Mediolanum, grazie ai quali è stata realizzata la brochure con Costituzione, Bandiera e Inno nazionale distribuita a tutti gli studenti e agli ospiti presenti.
Dopo gli inni europeo e nazionale e l’ingresso degli studenti con il tricolore è intervenuto il vescovo di Imola: “Dobbiamo recuperare la memoria viva di questo nostro Paese che ha contribuito alla libertà e alla pace – ha detto monsignor Mosciatti – Nel “ripudio” dell’articolo 11 della Costituzione c’è tutto un impegno, con la guerra tutto è perduto, con la pace tutto è possibile. Questo è un principio solido, un punto importante di fronte alle attuali vicende”.
“La Bandiera, l’inno e la Costituzione. Il dono prezioso che oggi l’Unuci vi ha fatto – ha detto il sindaco Zannoni agli studenti – è il “libretto delle istruzioni” per essere cittadini italiani. Tutto si tiene, la Scuola, le Istituzioni, questo è lo spirito solidale. Come si supera una situazione complessa? Con la competenza, con la conoscenza, con lo studio. La figura di Compagnoni ci deve essere di ispirazione e dobbiamo esserne orgogliosi”.
La professoressa Stamboulis è intervenuta sul tema “La chimica dell’unità d’Italia. Compagnoni antesignano dei diritti delle donne”. Compagnoni figura di straordinaria modernità, continua a parlarci, il suo passaggio sulla terra ci ispira tuttora domande. Era un irriverente, nasce benestante ma rinuncia al censo per essere in grado di esprimere i principi a cui crede. La figura femminile lo incuriosisce. “Le donne sono per gli uomini una gran molla, compagne della vita, meritano di essere associate a noi nella comprensione della vita politica”. L’ignoranza è l’appannaggio del popolo schiavo, la scienza di quello libero. Per essere liberi bisogna sapere, bisogna studiare. Libertà, diritto e conoscenza sono i tre ingredienti della chimica che permettono di costruire un mondo migliore. A Venezia Compagnoni incontra Vincenzo Dandolo, uno dei fondatori della chimica italiana, riconoscendo il ruolo delle donne per divulgare loro lo studio della chimica. Compagnoni prefigurava il voto alle donne, che arrivò il 2 giugno 1946.
In seguito due studenti del Polo Tecnico, Bilal e Michael, frequentanti la 1^ MQ del corso di meccanica e intelligenza artificiale, hanno coinvolto i loro coetanei utilizzando la app Kaabot, creata dagli studenti, in un quiz a risposta multipla legato alla storia del Tricolore. Ha vinto Mattone (nick name).
Ha concluso gli interventi il prefetto Ricciardi, ricordando il secondo comma dell’articolo 4 della Costituzione. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. “E’ quello che dobbiamo fare tutti quanti noi. Sono fiducioso che questi ragazzi possono condividere e portare avanti questi principi”.