Tra le numerose iniziative editoriali e comunicative, il Salone Internazionale del Libro di Torino ha ospitato ieri, presso lo stand del Ministero della Difesa, la presentazione di Leonte. La passione di Giovanni, opera letteraria del generale di corpo d’armata (ris.) Antonio Bettelli dedicata a Giovanni Memoli, sottotenente del Ruolo d’Onore in servizio presso il reggimento logistico “Pinerolo” di Bari.

Giovanni Memoli, protagonista narrato di Leonte, ha subito gli effetti di un grave attentato perpetrato proditoriamente da mano ignota in Libano il 27 maggio 2011, quando Giovanni, allora caporal maggiore, era impegnato come peacekeeper nella missione Unifil tra le fila dell’Esercito.

L’esplosione dell’ordigno collocato sul ciglio della superstrada all’ingresso nord della città di Sidone ha privato Giovanni della vista e ha obbligato il soldato italiano a un lungo e sofferto percorso di riabilitazione e di recupero.

Proprio il tema della riabilitazione è stato prescelto dalla Rivista Militare e dal suo direttore, colonnello Giuseppe Cacciaguerra, curatori della presentazione, quale corollario per il titolo di Leonte. Emblematica l’espressione associata al tema dell’evento: “La Forza della Rinascita”.

La presentazione, con la moderazione della dottoressa Germana Zuffanti, alla presenza non solo dell’autore, ma anche dello stesso Memoli, ha documentato, attraverso la partecipazione dell’avvocato Carmelita Corea, vice presidente del Centro di riabilitazione equestre (CRE) di Roma, i percorsi riabilitativi a supporto del personale militare gravato da invalidità provocate da incidenti e da atti di terrorismo occorsi e subiti nell’espletamento del servizio. Il CRE, ha raccontato Corea, opera presso l’ippodromo di Tor di Quinto in virtù di una convenzione con l’Esercito a favore non solo di numerosi militari, ma anche di bambini e adolescenti gravati da patologie riduttive delle capacità cognitive e motorie. L’avvocato Corea ha sottolineato gli straordinari risultati fino ad oggi conseguiti.

Giovanni Memoli, con le parole pronunciate nel suo intervento, ha offerto al pubblico il racconto della propria esperienza, ponendo l’accento sia sul valore del sacrificio insito nel servizio militare sia sull’impegno necessario per realizzare, a fronte dell’ingiusta condizione subita, un faticoso ritorno ad accettabili, seppur delicate, condizioni di normalità. Non si tratta di un impegno qualsiasi, ma di una manifestazione di forza e di coraggio di straordinario valore umano.

Il generale Bettelli, nel presentare il suo libro, ha evidenziato come Leonte sia un racconto sui valori fondamentali della vita: non solo il servizio, ma anche l’amicizia, i legami affettivi, la famiglia, la genitorialità, il senso del dovere, il rapporto con i limiti della propria personalità rispetto al valore effimero della materialità della condizione umana. “Giovanni – ha detto l’autore – si prende cura con l’esempio di cui è modello della sofferenza di ciascuno di noi, e lo fa in rapporto alla fragilità del vivere e all’ineludibile coesistenza nel nostro cammino del bene e del male”.

Leonte, pubblicato da Futura Libri dell’editore perugino Fabio Versiglioni, è stato presentato anche allo stand della Regione Umbria con la mediazione della dottoressa Paola Bergamo, presidente del Centro Studi MB2 “Monte Bianco-Mario Bergamo per dare un tetto all’Europa”.

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