Generale Iannucci, puntiamo a inserire donne ai vertici militari

“La strada intrapresa per l’emancipazione delle forze armate irachene è quella giusta e se avremo la capacità come Nato di sostenere quelle riforme, nell’arco di tre o al massimo cinque anni sarà dimostrabile un’efficacia significativa dello strumento di sicurezza senza più grande necessità di assistenza da parte della Nato, che a quel punto potrebbe cambiare il proprio ruolo in Iraq”.

Così il generale Giovanni Maria Iannucci (nella foto), comandante della ‘Nato Mission Iraq’, la missione incaricata di assistere le istituzioni irachene e a cui contribuiscono 29 Paesi. “Non possiamo pensare di avere successo imponendo modelli occidentali. Dobbiamo dare i nostro contributo alle forze di sicurezza irachene filtrandolo attraverso la loro storia e cultura. Agli iracheni proponiamo un modello che si adatti alla loro cultura e alla loro storia”, spiega Iannucci.

Tra gli esempi citati dal comandante c’è quello delle donne nell’esercito di Baghdad: “qui le donne in generale hanno un ruolo importante e sono accettate, ma il settore militare è tradizionalmente riservato al mondo maschile e uno dei nostri obiettivi è inserirle in ruoli di comando nel sistema militare iracheno. C’è già stato qualche reclutamento tra le donne irachene nelle forze armate, ma il passo successivo è renderle rilevanti nel mondo della Difesa, metterle in condizione di prendere pienamente parte sugli aspetti decisionali”.

Fonte: ANSA

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