La Croce Rossa Italiana venne fondata con il nome di Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864 ad opera del Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra.

“La Croce Rossa Italiana – afferma il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli – è sempre stata insostituibile sostegno e analizzando la nostra storia, specie nei momenti più tragici, possiamo sempre trovare la presenza di chi porta sollievo e soccorso, con infinita umanità, generosità, altruismo e dedizione”.

“In Italia operano circa 150.000 volontari – continua il senatore – più circa 30.000 appartenenti alle componenti ausiliarie delle Forze armate. Desidero ringraziare ciascuno di loro, uomini e donne che rappresentano un patrimonio internazionale, persone che offrono il loro tempo e la loro vita per portare soccorso, conforto, aiuto”.

Gli italiani sono straordinariamente orgogliosi di una organizzazione che si ispira a principi di umanità, imparzialità, neutralità e volontarietà e sarebbe auspicabile che molti giovani inizino a seguire il percorso per diventare volontari della Croce Rossa Italiana, in questo modo potranno comprendere molte realtà difficili, l’importanza della vita, quella di fare scelte giuste e aiuterebbero persone in difficoltà dando un significativo contributo alla comunità.

In una situazione pandemica che va via via scemando non bisogna mai dimenticare il valore di centinaia di migliaia di volontari sempre presenti nei momenti più difficili, e a proposito di questi “non posso che ricordare – conclude il senatore Pucciarelli – Maria Cristina Luinetti (nella foto), infermiera volontaria del Corpo infermiere volontarie della CRI, la prima donna italiana caduta in una missione militare di pace all’estero, una sorella che prese parte alla missione Unosom II in Somalia, uccisa a Mogadiscio il 9 dicembre 1993 mentre cercava di impedire a un uomo armato di entrare nell’ospedale dove prestava servizio come infermiera.

Un eroe che non possiamo dimenticare, soprattutto oggi mentre facciamo gli auguri più calorosi alla nostra Croce Rossa”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here